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domenica 24 novembre 2013
giovedì 27 giugno 2013
L'ape di Sheldon
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Immagini A, C, E, G mostrano E. bazinga, the others the E. ignita. Image: Courtesy Andre Nemesio
Ma vediamo di conoscere meglio questo gruppo di bellissime api iridescenti:
le api delle orchidee sono però un
tipo di ape poco conosciuta, che raccoglie ogni tipo di composto chimico, che poi
usa per attrarre le femmine. Queste api e le orchidee che impollinano sono un bell'esempio di Coevoluzione, The Red Queen Effect, e le piante si affidano totalmente alle api per l’impollinazione.
Ma un nuovo studio pubblicato su Science ha
scoperto che questa relazione non è paritaria come si era pensato. I biologi
hanno ricostruito la complessa storia evolutiva delle piante e dei loro
impollinatori, individuando quale ape impollinava una specifica orchidea e
analizzando i composti raccolti dalle api. Premettiamo che queste api attirano le femmine creando un "profumo" particolare, che rilasciano in presenza delle signore! Sembra che le orchidee abbiano più
bisogno delle api, più di quanto le api abbiano bisogno dei fiori; i composti
prodotti dalle orchidee sono infatti solo il 10% dei composti raccolti dalle api. Le
api raccolgono molto più per la loro “colonia” da altre sorgenti, come resina di
albero, funghi e foglie, creando, come potremmo chiamarla " Eau d' Orchidée" o " Parfum des Abeilles" ! le molecole che formeranno il profumo vengono accumulate entro una sacca che si trova entro l'arto posteriore. Per una spiegazione visuale consiglio questo video: produzione profumo
Sheldon, invitato ad un talk show, ha così riassunto in poche parole, logiche e concise tutto lo sproloquio che io ho scritto fin qui:
Sempre Grandissimo SHELDON !
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lunedì 24 giugno 2013
domenica 19 maggio 2013
Piccole Storie di Evoluzione e Biodiversità
Riapro il mio Blog dopo sei mesi di pausa forzata, dovuta ad impegni di lavoro, che ahimè mi sono stati imposti. Ma mi è mancato tanto il Blog , come mi sono mancati tutti i miei Lettori.
Lo faccio caricando la presentazione di una piccola conferenza, che ho tenuto lo scorso aprile.
Date le limitazioni del sistema, ecco le istruzioni :
- Fate partire il video
- Avviate il file MP3 e stoppate il video seguendo l'audio
Patrizia Martellini
martedì 11 dicembre 2012
Orribili piante carnivore
“Ho visto cose… La biologia dei mondi fantastici”
Le piante carnivore sono le uniche piante ad essere note al grande pubblico, che diciamolo adora veder scorrere fiumi di sangue....ma andiamo con ordine...
La prima pianta carnivora arrivò a Londra nel 1768, proveniente dal Nord
America, ed in particolare dal North Carolina. La nuova pianta venne
classificata da John Ellis e Daniel Solander
(uno degli Apostoli di Linneo, che aveva partecipato alla spedizione del
Capitano Cook nei mari australi, con il grande botanico Sir Joseph Banks).Il
nome assegnato fu Dionea muscipula, nome comune tippitiwitchet, nome sulla cui etimologia vorrei glissare
elegantemente! Linneo la definì "miraculum
naturae"!
Fin dai tempi della loro scoperta, le piante carnivore hanno suscitato un
grande interesse negli scrittori di romanzi di avventura o di fantascienza.
Tra i resoconti storici di piante assassine, senza dubbio the Man-eating Tree of Madagascar è quello più degno di nota.
In un' altro romanzo "Sea and
Land" Buel descriveva il suo
incontro in una zona del centro America con una terribile pianta carnivora,
chiamata dagli indigeni "Ya-te-veo" che trafiggeva la vittima con i
suoi enormi aculei e la stringeva sino a dissanguarla...in pratica la versione
vegetale dello stumento di tortura noto col nome di "Vergine di
Norimberga".
Ed ora parliamo di Orribili piante carnivore al cinema!
Dico subito che il mio film preferito è : " Little Shop of Horrors" con Rick Moranis, Ellen Greene, Steve Martin, Bill Murray e James Belushi. Adoro la pianta aliena Audrey II !
Poi tutta la serie di vecchi b-movies dedicata ai Trifidi:
Vi consiglio la miniserie TV prodotta da BBC, più moderna e godibile.
Tutto andava bene anche i pomodori, in questo caso dopo quanto si conosce sulle Solanacee, una pellicola quasi profetica!
ove cose di questo genere terrorizzavano i passanti................incredibilmente assurdo!
In tempi più recenti ricordiamo Tentacula, la pianta carnivora di Harry Potter... ma sentiamo come la descrive l'ineffabile Harry:
"It was a relief to get out into the greenhouses; they were dealing with more dangerous plants than ever in Herbology but at least they were still allowed to swear loudly if the Venomous Tentacula seized them unexpectedly from behind."
La Venomous Tentacula è una pianta verde e spinosa, con rami mobili che tentano di catturare prede vive. Venomous Tentacula espelle il veleno dai suoi germogli, e le sue spine sono mortali, le sue punture sono altamente velenose.
Va bene ora vi lascio, spero di avervi un po' fatto sognare con le mie adorate orribili piante!
venerdì 23 novembre 2012
Per non dimenticare mai
Ricorre oggi il 153 esimo Anniversario della pubblicazione del libro che ha cambiato il mondo: L'Origine delle Specie di Charles Darwin.
Ho voluto ricordare questo evento, perchè mi sembra che ormai Darwin, dopo il boom del Bicentenario, sia un argomento...per usare un termine rubato all'Editoria...che non vende più.
Anche sui grandi social network, siamo rimasti in pochi, i soliti malati di quella malattia che non ti lascia mai, chiamata darwinite acuta, a ricordarsi di lui, purtroppo!
Per festeggiare ho deciso di approfondire gli avvenimenti che precedettero la pubblicazion del libro.
Allora premetto che tralascerò appositamente la solita storia Darwin vs. Wallace, che ormai ha tediato tutti!
Vediamoli allora:
15 marzo 1859 Darwin chiese ad all'amico Joseph Hooker di rileggere e revisionare il manoscritto, per segnalargli eventuali incongruenze
1 Ottobre 1859
Darwin finalmente completava tutte le prove delle sue affermazioni, che aveva voluto aggiungere al testo, nonostante il suo stato di salute fosse pessimo. Il suo editore John Murray, proprietario della Murray Publishing House of London stabilì la data di pubblicazione alla fine di Novembre.
inizio di Ottobre 1859
Sentendo il bisogno di allontanarsdi da Londra il più possibile, Darwin si recò presso Ilkley Spa nello Yorkshire per "ride out the storm" che il suo libro avrebbe creato, e per cercare di curare i suoi soliti disturbi. Non è una novità per nessuno che Darwin credesse fermamente nell'efficacia delle cure termali.
Riguardo al suo soggiorno ad Ilkley si hanno molte notizie.....
Mentre si trovava presso Ilkley Spa Darwin ricevette la prima copia del suo libro, "On the Origin of Species by means of Natural Selection."
Per il libro erano stati proposti titoli diversi quali:
_ An Abstract of an Essay on the Origin of Species and Varieties through Natural Selection.
_ On the Origin of Species and Varieties by means of Natural Selection.
24 Novembre 1859"Origin of Species" è in vendita nelle librerie al prezzo di 15 scellini. Ne vennero stampate 1.250 copie, la maggior parte delle quali fu venduta in quello stesso giorno, il giorno successivo il libro era esaurito. Fu un successo grandissimo!
9 Dicembre 1859
Darwin ritornava a Down House da Ilkley Spa.
9 Dicembre 1859
John Murray iniziò la stampa della seconda edizione, ne stampò 3,000 copie. Mise in cantiere anche una traduzione in Tedesco.
fine Dicembre 1859
Lord Palmerston propose alla regina Vittoria un cavalierato per Darwin...
....ma la Chiesa era in agguato...e tutti sanno come prosegue la storia!
Devo confessare che mi aspettavo che per il Bicentenario Charles sarebbe diventato...Sir Charles Darwin, but no way.
Vi lascio con qualche quote dal libro, rigorosamente in inglese...tradurre Darwin è un sacrilegio!
“Man selects only for his own good: Nature only for that of the being which she tends.”
“I see no good reasons why the views given in this volume should shock the religious views of anyone.”
"I should premise that I use this term in a large and metaphorical sense including dependence of one being on another, and including (which is more important) not only the life of the individual, but success in leaving progeny. Two canine animals, in a time of death, may be truly said to struggle with each other which shall get food and live. But a plant on the edge of a desert is said to struggle for life against the drought, though more properly it should be said to be dependent on the moisture. A plant which annually produces a thousand seeds, of which only one on an average comes to maturity, may be more truly said to struggle with the plants of the same and other kinds which already clothe the ground. The mistletoe is dependent on the apple and a few other trees, but can only in a far-fetched sense be said to struggle with these trees, for, if too many of these parasites grow on the same tree, it languishes and dies. But several seedling mistletoes, growing close together on the same branch, may more truly be said to struggle with each other. As the mistletoe is disseminated by birds, its existence depends on them; and it may metaphorically be said to struggle with other fruit-bearing plants, in tempting the birds to devour and thus disseminate its seeds. In these several senses, which pass into each other, I use for convenience' sake the general term of Struggle for Existence."
“It is no valid objection that science as yet throws no light on the far higher problem of the essence or origin of life. Who can explain the what is the essence of the attraction of gravity?”
"Thus, from the war of nature, from famine and death, the most exalted object which we are capable of conceiving, namely, the production of the higher animals, directly follows"
"...There is grandeur in this view of life, with its several powers, having been originally breathed into a few forms or into one; and that, whiles this planet has gone cycling on according to the fixed law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and most wonderful have been, and are being, evolved.”
mercoledì 11 luglio 2012
Divagazioni attorno alla Particella di Dio
Gli Astrofisici hanno il Big Bang, per il Big va bene, un universo non nasce dallo scoppio di un petardo, ma per il Bang … il termine è un po' fuorviante, in quanto farebbe pensare a qualcosa che esplode, mentre prima dell'esplosione non c'era niente: né spazio, né tempo, né materia..... Ma il termine ha avuto grande fortuna, quasi tutti sanno di cosa si tratta.
spin dell’elettrone non riguarda più un corpo che ruota come una trottola...
Nel 1960 il fisico inglese Peter Higgs teorizza l'esistenza di una particella responsabile della massa: il bosone di Higgs appunto.
Il bosone di Higgs : La particella di Dio!
La domanda è : perché è stato chiamato "La particella di Dio"? non è la particella di Dio. Non ha niente a che fare con Dio, né con la religione, e per favore non citiamo il termine creazione.
Il nome venne creato dal fisico Leon Lederman, vincitore di un Premio Nobel per aver scoperto: il neutrino del muone e il quark bottom. Ora so che questi questi nomi potrebbero avervi un po’ disorientati, quindi torniamo al nostro tema.
Leon Lederman aveva scritto uno di quei rari libri di storia della scienza molto divertenti (lo consiglio caldamente) ma non sapeva quale titolo dargli e proprio per questo motivo aveva proposto “The Goddam Particle” (quella maledetta particella n.d.t.), e anche perché nessuno riusciva a trovarla, come testimonia il fisico Marcelo Gleiser, al tempo suo post-doc . Ma il suo editore lo convinse che "The God Particle" avrebbe venduto più copie e così il libro uscì con il titolo The God Particle: If the Universe Is the Answer, What Is the Question?
Tutti i fisici non apprezzano affatto nickname : lo stesso Peter Higgs non ama questo nome a causa delle implicazioni religiose.
"Io detesto il nome particella di Dio", dice Vivek Sharma, uno dei capi della ricerca del Bosone di Higgs al LHC a Ginevra "Io sperimento fisica non Dio". E’ un nome sbagliato in quanto non descrive la vera natura del Bosone, che era l’ultimo pezzo mancante del Modello Standard e dà la massa alle altre particelle; il termine inoltre crea penosi fraintendimenti! Come potete vedere qui sotto:
(cliccate per ingrandire l'immagine e leggere, merita)
Forse ricorderete che quando a Ginevra venne avviato il Large Hadron Collider, in Europa molti temevano che si sarebbe formato un buco nero, che avrebbe inghiottito il mondo, in pratica l’Armageddon!
Da un altro punto di vista, il nome ha creato un successo di popolarità incredibile. Se le particelle avessero un “Ufficio Stampa”, probabilmente il charm quark ora sarebbe arrabbiatissimo per non essersi fatto chiamare "The Satan Particle" anni fa!
Un nuovo nome?
Visti i problemi causati da questo nickname, molti fisici non hanno esitato a proporre nuovi nomi.
Una possibilità è “the OOM particle” (dal canto buddista, che si pensa porti al Nirvana) : OOM acronimo per Origin Of Mass particle.
Altri nomi si focalizzano sul ruolo del Bosone di Higgs , cioè donare la massa alle particelle.
Quindi “Mass Particle”? oppure visti i nomi delle altre particelle: bosON, photON , gluON, potrebbe essere: weightON o massON, nome, quest'ultimo, che in Italia susciterebbe spiacevoli ricordi!
Alcuni sarcasticamente hanno proposto "Billion" per ricordare i costi del LHC !
Il National Geographic è andato oltre , ricordando la mitica" Forza"da Star Wars …
Io qui lancerei un nome rivoluzionario : Higgs Boson !!!!
Oh santocielo, mi viene in mente solo ora una cosa orribile: non ci sarà qualcuno che proporrà
newtON ??? no, lo detesto.