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martedì 11 dicembre 2012

Orribili piante carnivore

Questo post partecipa al Carnevale della Biodiversità,  tema:
                                  “Ho visto cose… La biologia dei mondi fantastici”




Le piante carnivore sono le uniche piante ad essere note al grande pubblico, che diciamolo adora veder scorrere fiumi di sangue....ma andiamo con ordine...

 

 


 

La prima pianta carnivora arrivò a Londra nel 1768, proveniente dal Nord America, ed in particolare dal North Carolina. La nuova pianta venne classificata da John  Ellis e Daniel Solander (uno degli Apostoli di Linneo, che aveva partecipato alla spedizione del Capitano Cook nei mari australi, con il grande botanico Sir Joseph Banks).Il nome assegnato fu Dionea muscipula, nome comune tippitiwitchet, nome sulla cui etimologia vorrei glissare elegantemente! Linneo la definì "miraculum naturae"!


Fin dai tempi della loro scoperta, le piante carnivore hanno suscitato un grande interesse negli scrittori di romanzi di avventura o di fantascienza.


Tra i resoconti storici di piante assassine, senza dubbio the Man-eating Tree of  Madagascar è quello più  degno di nota.

Nel 1881, l'esploratore tedesco Carl Liche, di ritorno dal Madagascar  scrisse  un articolo  per il giornale South Australian Register , ove raccontava di aver visto l’albero e descrive il sacrificio a lui offerto dalla tribù malgascia dei  "Mkodo". Ecco il resoconto:

"I  palpi sottili e delicati, con la furia di serpenti affamati, fremevano per un attimo sopra la testa della giovine, quindi come spinti   dall'istinto di una intelligenza demoniaca, si fissavano  su di lei in improvvisati riccioli tutto intorno al suo collo e alle sue braccia; quindi mentre le sue terribili urla e ancora più terribili risate si innalzavano selvaggiamente, per essere istantaneamente strozzate ancora in un gorgogliante gemito, i tentacoli un dopo l'altro, come grossi serpenti verdi, con energia brutale e una infernale rapidità, si sollevarono, si ritrassero, e la avvolsero in spire dopo spire, stringendosi sempre più con la crudele rapidità e la selvaggia tenacità di anaconda che si avvolge attorno alla sua preda"

La storia  ritornò in auge  nel 1924, questa volta in un libro: Madagascar, Land of the Man-eating Tree, scritto e redatto dall' allora Governatore del Michigan , Chase Osborn. Nel libro alcuni missionari, affermavano di essere a conoscenza dell'esistenza dell'albero assassino e dei sacrifici umani a lui offerti dalle tribù locali.

In un' altro romanzo "Sea and Land"  Buel descriveva il suo incontro in una zona del centro America con una terribile pianta carnivora, chiamata dagli indigeni "Ya-te-veo" che trafiggeva la vittima con i suoi enormi aculei e la stringeva sino a dissanguarla...in pratica la versione vegetale dello stumento di tortura noto col nome di "Vergine di Norimberga".


 

Ma proseguiamo...Dal mito della pianta carnivora derivano probabilmente anche altre celebri "piante assassine"... come non ricordare i Trifidi   apparsi per la prima volta nel romanzo The Day of the Triffids di John Wyndham .



I trifidi sono piante che hanno la capacità di sfilarsi dal terreno e muoversi lentamente su tre robusti steli, il loro nome deriva dal latino trifidus, appunto. Queste piante sono carnivore e riescono a nutrirsi degli insetti grazie alla resina che ricopre il loro fusto. Tuttavia si rivelano ben presto anche antropofagi, aspettando pazientemente che le loro vittime comincino a decomporsi per nutrirsene. I trifidi sembrano essere in grado di comunicare fra loro e  uccidono le vittime con una coda come quella dello scorpione che porta un pungiglione velenoso.



Concludo questa carrellata con Herbert George Wells, meglio conosciuto come H. G. Wells, che scrisse tra i suoi racconti brevi :"Fioritura di una strana orchidea" dove addirittura un uomo veniva dissanguato da una perfida orchidea-vampiro!

Ed ora parliamo di Orribili piante carnivore al cinema!

Dico subito che il mio film preferito è :  " Little Shop of Horrors" con Rick Moranis, Ellen Greene, Steve Martin, Bill Murray e James Belushi. Adoro  la pianta aliena Audrey II !





Poi tutta la serie di vecchi b-movies  dedicata ai Trifidi:



Vi consiglio  la miniserie TV prodotta da BBC, più moderna e godibile.


Tutto andava bene anche i pomodori, in questo caso dopo quanto si conosce sulle Solanacee, una pellicola quasi profetica!



ove cose di questo genere terrorizzavano i passanti................incredibilmente assurdo!




In tempi più recenti ricordiamo Tentacula, la pianta carnivora di Harry Potter... ma sentiamo come la descrive l'ineffabile Harry:


"It was a relief to get out into the greenhouses; they were dealing with more dangerous plants than ever in Herbology but at least they were still allowed to swear loudly if the Venomous Tentacula seized them unexpectedly from behind."


La Venomous Tentacula è una pianta verde e spinosa, con rami mobili che tentano di catturare prede vive. Venomous Tentacula espelle il veleno dai suoi germogli, e le sue spine sono mortali,  le sue punture sono altamente velenose.
                 
 Va bene ora vi lascio, spero di avervi un po' fatto sognare con le mie adorate  orribili piante!










 























 




martedì 22 maggio 2012

Un libro nel mio destino



Questo post partecipa al Carnevale dei libri di scienza #8, ospitato dal Blog Gattivity.

Sono sicura che i miei amici e anche coloro che arrivano solo oggi qui sul mio Blog, non possono avere dubbi su quale è stato il libro che ha cambiato il mio destino; è ovviamente "L'Origine delle specie" di Charles Darwin, il cui titolo originale è :
On the Origin of Species by Means of Natural Selection, or the Preservation of Favoured Races in the Struggle for Life.



Questo libro, non ha cambiato solo la mia vita, ma il modo con cui l'uomo guarda alla Natura.

Devo dire che quando io frequentavo i corsi, per conseguire la Laurea di Biologia, presso l'Università Statale di Milano, tutti i docenti facevano un gran parlare di Evoluzione, ma non è mai successo che qualcuno ci parlasse di Darwin e del travaglio che lo ha portato alla formulazione della sua teoria. Finchè un giorno uscendo dal corso di Zoologia I decisi di entrare nella libreria più vicina e comprare una copia L'Origine delle specie.
Arrivata a casa mi buttai sul libro (proprio quel libro, ormai formato da foglietti svolazzanti è ancora qui nella mia libreria).

Darwin inizia in modo molto soft, dedicando i primi due capitoli alla variazione allo stato domestico, su cui lui stesso aveva sperimentato a lungo.Ricordo di aver pensato...va beh fin qui nulla di sconvolgente.

La botta improvvisa arriva subito all'inizio del 3° Capitolo : Lotta per l'esistenza

dove scrive:

Noi vediamo la superficie della natura, splendente di letizia; spesso vediamo una sovrabbondanza di alimenti e non vediamo, o dimentichiamo che gli uccelli, che cantano oziosamente intorno a noi, vivono per lo più di insetti e di semi e quindi distruggono continuamente la vita. Oppure dimentichiamo in quale misura altri uccelli ed animali da preda distruggono questi cantori, o le loro uova o i loro nidiacei. Non ricordiamo sempre che, anche se l'alimento può essere sovrabbondante in questo momento, non lo è in tutte le stagioni, un anno dopo l'altro

Cosa significa? in pratica quando noi ci troviamo a guardare un prato, al limitare di un bosco, in una bella giornata di maggio, tutto ci appare meraviglioso ed inebriante; certo non pensiamo al crudele "gioco del chi mangia chi" che sta avvenendo sotto i nostri occhi estasiati!

E qui mi vengono in mente i visi dei miei allievi, che pian piano, mentre io parlo, sembrano rannuvolarsi e incupirsi, già accettando a livello inconscio la realtà contenuta nel testo di Darwin.

poi arrivano gli esempi:

- Si può affermare che, in tempo di carestia, due appartenenti alla famiglia dei Canidi lottano effettivamente fra di loro per decidere chi prenderà il cibo e vivrà.

- Ma anche di una pianta ai margini del deserto si dice che lotta per la vita contro la siccità, anche se sarebbe più esatto dire che dipende dall'umidità.

-Di una pianta che produce annualmente un migliaio di semi, uno solo dei quali, in media, giunge a maturazione, possiamo più giustamente dire che lotta con le piante della stessa e di altre specie che già rivestono il suolo.


I ragionamenti di Darwin sono lucidi, perfetti, inattacabili...e ti cambiano dentro.

Il libro prosegue poi con il capitolo relativo alla selezione naturale, molto bello e ricco di esempi, tutto tranquillo; i presupposti erano già stati chiariti prima!

Bellissimo il finale:

C'è qualcosa di grandioso in questa idea della vita, con le sue infinite potenzialità, originariamente infuse in pochissime o in una sola forma; e, mentre questo pianeta continua a ruotare seguendo le immutabili leggi della gravità, da un inizio così semplice infinite forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e si stanno ancora evolvendo.

metto anche l'originale in inglese, perchè è sublime:

There is grandeur in this view of life, with its several powers, having been originally breathed into a few forms or into one; and that, whilst this planet has gone cycling on according to the fixed law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and most wonderful have been, and are being, evolved

Invito tutti alla lettura completa del testo, anche perchè sono convinta che poche persone lo abbiano realmente fatto, persino i nemici più acerrimi di Darwin!

E il prossimo mese, tutti qui da Me a parlare di piante !