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martedì 26 giugno 2012

Carnevale dei Libri di Scienza #9



Benvenuti sul mio Blog!
Diamo il via alla 9a edizione del Carnevale dei libri di Scienza!
Inizia Daniele Gouthier di Scienza Express parlandoci di Amazzonia, un libro che racconta l’avventura di Yurij Castelfranchi, che ha ripercorso il viaggio e le esperienze di Alexander Von Humboldt.

Segue Tania Tanfoglio del Blog Science for Passion , che presenta un libro molto vicino al suo cuore: Il grande libro delle Cent'erbe. Un libro perfetto da sfogliare in giardino, avvolti dai profumi delle erbe aromatiche preferite, per scoprirne le proprietà o i segreti di cosmesi naturale. Un libro ricco di schede di piante selvatiche ed officinali ma anche di ricette tutte da assaporare! Io lo trovo adorabile!

Ed ecco Rosa Maria Mistretta del Blog La scuola del sapere, che presenta Il bello di essere pianta dove il narratore è una pianta della foresta pluviale, credo sia un libro delizioso!

Palmiro Poltronieri del Blog Knedliky ci presenta in un post amplissimo, un grande numero di libri dedicati al giardino e ai grandi giardinieri, quasi una piccola biblioteca sull’argomento, molto interessante!

Anche Emanuela Zerbinatti del Blog Arte e Salute ci presenta numerosi libri, descritti in differenti post.

Il libro di Marco Di Domenico : Clandestini. Animali e piante senza permesso di soggiorno, svela le incredibili storie di 45 specie di esseri viventi che si sono distinti per invasioni dagli effetti devastanti. Alcuni di questi "alieni" anche da tra noi.

Reiette della società vegetale le erbacce non godono della nostra simpatia. Eppure sono importanti anche loro. Nel libro Elogio delle erbacce (Ponte alle grazie, 2011) il botanico inglese Richard Mabey prova a spiegarci perché. Con due ricette.

Una serie di biografie sulla famiglia CalvinoIl paradosso dello scrittore Italo Calvino, nato negato per le piante in una famiglia di giardinieri. Ecco tutti i libri che hanno fatto il ritratto a questa famiglia divisa tra botanica e letteratura.

Ed ecco il contributo di Marco Kees Barozzi, dal Blog Popinga, che ci parla di una Trilogia La natura e il fanciullo scritta negli anni '30 del novecento da Pierina Boranga, valente maestra elementare , che fa molto riflettere.

Ed infine il mio post Les Plantes, Anges ou Démons ? , che è un omaggio alle mie adorate piante e al grande Giorgio Celli.


Arrivederci al Carnevale di luglio che sarà ospitato da Palmiro Poltronieri sul Blog
Knedliky, argomento Scienza e salute

Les plantes, Anges ou Démons ?



Quando Daniele Gouthier mi ha gentilmente chiesto di ospitare qui sul mio Blog il Carnevale dei Libri di Scienza, che lui organizza, ho subito proposto come argomento "Le Piante". Come mai? perchè le piante sono le reiette della Biosfera, interessano a pochi...anche i biologi, se non sono Botanici (categoria purtroppo in via di estinzione)non se ne curano!...e non voglio parlare dei giornalisti..

Allora chiariamo bene io sono un'eretica seguace di Mancuso,per me le piante hanno cellule di tipo neuronale nelle radici, e tutto questo è sperimentalmente dimostrato.
Per questo motivo giorni fa in visita al ...lasciatemelo dire Fatiscente museo di storia naturale di Torino, davanti al percorso didattico "Le radici delle piante" ove divagavano sui vari tipi di assorbimento delle stesse, ho urlato all'abominio!!!

Quindi date queste premesse di quale libro potevo parlarvi se non di:

LE PIANTE NON SONO ANGELI, Astuzie, sesso e inganni del mondo vegetale del grandissimo GIORGIO CELLI
Baldini, Castoldi, Dalai Editori



Giorgio Celli , che moltissimi di noi amavano, e che ci ha lasciato purtroppo un anno fa, credeva fermamente che le piante avessero un sistema nervoso particolare che le guida.

Qui gli argomenti più accattivanti di questo libro da leggere tutto d’un fiato....

Innanzitutto il significato del titolo: Le piante non sono angeli! ricorda il fatto che fino al 1600, e comunque prima di Linneo e Erasmus Darwin, si credeva che le piante , come gli angeli, non avessero sesso.
La classificazione di Linneo, basata sui caratteri sessuali delle piante, con pistilli e stami, fece scandalo!

Immaginate quindi i versi di The Loves of the Plants di Erasmus Darwin, nonno di Charles Darwin, ove egli antropizzò il comportamento riproduttivo dei fiori: così gli stami divennero focosi amanti maschi e il pistillo era paragonato a femmine innamorate o a spose ritrose! Ma vediamo…

Ecco i versi dedicati al Colchicum autumnale

COLCHICA emerge, e sotto al ciel turbato
Fa brillar l' occhio radiante, scalda
Il freddo seri della stagion canuta,
E co '1 fulgor di sua beltà rischiara
La buja sfera. Tre pudiche ancelle
Seguon l' ardita ninfa, e sei leggiadri
Garzon, preda d'amor, scorta le fanno.
Tal coronato da' minor pianeti
Splende l' astro di Giorgio,....


L'altra spiegazione per il titolo è che le piante si difendono, attivamente, con spine, inganni, veleni e movimenti.

Ed ora sentiamo Celli....

"Le piante hanno delle intenzioni ben precise, hanno una volontà ed è come se potessero pensare ......Le piante hanno un'anima voluttuosa, un'anima laica, si fidano del vento e plagiano gli animali a seconda del loro capriccio. Si servono delle altre specie a proprio uso e consumo. Le piante hanno inventato la pubblicità. I fiori sono bellissimi cartelloni pubblicitari per le api, gli insetti e le farfalle a cui vendono un prodotto sublime e goloso, necessario alla vita e alla sopravvivenza della terra: il polline.”

"Se l'insalata potesse piangere anche i vegetariani sembrerebbero un po' più crudeli! Noi umani simpatizziamo solo con le specie che ci somigliano. Le balene, che sono degli immensi e teneri mammiferi in grado di emettere suoni quasi celestiali, sanno come commuoverci, al contrario una trota, che non emette verso alcuno, ce la mangiamo volentieri e senza troppi rimorsi!"

"Immaginatevi l'urlo della Foresta Amazzonica, se potesse risuonare all'unisono mentre le ruspe e la mano dell'uomo tentano di abbattere i suoi alberi. Se la natura potesse urlare la sua voce terrificherebbe il mondo intero e forse fermerebbe definitivamente l'accanimento feroce ed irresponsabile dell'uomo verso la proprio terra".

Vi lascio con questi dubbi inquietanti, augurandovi buona lettura !

lunedì 25 giugno 2012

Farewell George



Per stasera non riesco a scrivere nulla...lo farò nei prossimi giorni...quindi posto solamente l'intervista fatta al Direttore the Galapagos National Park

Interview with Mr.Edwin Naula, Director of the Galapagos National Park

from HMS Beagle Project Blog


G: In the first place my condolences for the death of Lonesome George. Can you give us some details?

EN: "Today at 8AM, Fausto Llerena, a park ranger who coincidentally rescued Lonesome George from Pinta island in 1972 and took care of him all these years, found the tortoise dead near the water in his compound. Yesterday he was fine, did not present any anomalies. We are going to conduct an autopsy to determine the cause of death which could be cardiac arrest. For Mr. Llerena this is extremely sad because he had a very personal connection with Lonesome George."


G: We are witnessing the extinction of a species. What does it mean?


EN: "This is the extinction of the fourth Galapagos tortoises species. Before the species of Santa Fe, Fernandina and Floreana died out. Now with the death of Lonesome George the Pinta species is gone. This is a message to the world and to humanity about the importance of conservation and how we must have an even stronger commitment to that goal."



G:What is the impact of this death on the Galapagos National Park?

EN: Here at the Galapagos National Park we did all we could to rescue the Pinta tortoise species and other species. We will continue with our efforts and our commitment. Tomorrow we start a herpetology workshop to figure out our strategy to restore the tortoise populations in Galapagos for the next decade.

G: Lonesome George was a great attraction for the Galapagos visitors. What is going to happen now?

EN:Lonesome George was a Galapagos icon. We will possibly embalm him and place his body in a place where those who did not see him alive can view him. We will have a press conference tomorrow at 8 am to give more information.

martedì 5 giugno 2012

Mi sono innamorata dei Truffula Trees !

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Giorni fa ho visto il film The Lorax tratto dall'omonimo romanzo del Dr. Seuss,al secolo Theodor Seuss Geisel, scrittore e fumettista statunitense, autore di ben 60 libri per bambini, che sono stati spesso caratterizzati da una straordinaria fantasia di personaggi, e da utilizzi frequenti di rime e di metri trisillabici...famosissimo in America, ma quasi sconosciuto in Italia...
non conoscete neanche il Grinch?

Il film racconta una bellissima fiaba ecologica, ma quello che più mi ha incantato è stata la visione degli immaginari Truffula Trees!!!

Il Dr. Seuss lì disegna e descrive così:



Questi alberi hanno un tronco sottile a striscie bianche e nere...(vi immaginate le Biston betularius di darwiniana memoria su questi tronchi??? un delirio per loro!)...ma continuiamo... I Truffula hanno al posto della chioma un grosso batuffolo,solitamente rosso, arancio, giallo, rosa, o più raramente viola.
Queste chiome sono più soffici della seta ed emettono un profumo di" butterfly milk". Occorrono 20 anni perchè raggiungano le dimensioni tipiche della specie!

Questi alberi devono aver colpito molte persone, perchè in questi giorni, conoscendo la mia passione per la botanica alcuni amici mi hanno scritto se esistessero alberi, che ricordano vagamente i Truffula. Vediamo.....

L'aspetto soffice e piumoso lo potremmo trovare nella Xanthorrhoea australis
originaria dell'Australia, nota anche come Grass tree o Black Boy. Ha un tronco sottile che sulla sommità porta foglie, che formano una sfera perfetta piumosa e morbida!



Ma sono i fiori meravigliosi della Albizia julibrissin , una Mimosacea, che ricordano i colori dei Truffula Trees!
Il nome è un omaggio al naturalista fiorentino Filippo degli Albizi, che per primo la introdusse in Europa nel 1740 da Costantinopoli, è nota infatti come Acacia di Costantinopoli. Eccola.....





Esiste anche una varietà chiamata Summer chocolate, che dite sarebbe piaciuta al Lorax?



Ma per ottenere il profumo di " butterfly milk" dobbiamo solo annusare queste diverse specie di acacia:

Calliandra haematocephala



la nostra Acacia dealbata ...meglio conosciuta ai più come la mimosa dell'8 marzo!



o la mia tenera, quando non ti punge, Mimosa pudica ,nota ai miei allievi col nome di mimosa sensitiva.



Concludendo penso proprio che il Dr. Seuss abbia sfogliato un libro con immagini di Mimosaceae, prima di disegnare i Truffula Trees!

Dato che i batuffoli dei Truffula mi ricordano tanto lo zucchero filato...vi lascio con un'idea dolce : Truffula Trees Cupcakes !




Rimango con un dubbio esistenziale...cosa diamine è il "butterfly milk" ????

martedì 29 maggio 2012

Jack Horner at Milan NH Museum

Nice Jack Horner said in Milan the idiom " as scarce as hen's teeth" will not longer used !!!

Can science turn back the clock on evolution to make a chicken into a dinosaur? Find out in this incredible LiveScience infographic.
Source:LiveScience

L'immagine spiega bene il procedimento, io comunque sono solo una persona che da sempre ama i dinosauri, per informazioni tecniche...rivogersi al Blog Theropoda di Andrea Cau.

martedì 22 maggio 2012

Un libro nel mio destino



Questo post partecipa al Carnevale dei libri di scienza #8, ospitato dal Blog Gattivity.

Sono sicura che i miei amici e anche coloro che arrivano solo oggi qui sul mio Blog, non possono avere dubbi su quale è stato il libro che ha cambiato il mio destino; è ovviamente "L'Origine delle specie" di Charles Darwin, il cui titolo originale è :
On the Origin of Species by Means of Natural Selection, or the Preservation of Favoured Races in the Struggle for Life.



Questo libro, non ha cambiato solo la mia vita, ma il modo con cui l'uomo guarda alla Natura.

Devo dire che quando io frequentavo i corsi, per conseguire la Laurea di Biologia, presso l'Università Statale di Milano, tutti i docenti facevano un gran parlare di Evoluzione, ma non è mai successo che qualcuno ci parlasse di Darwin e del travaglio che lo ha portato alla formulazione della sua teoria. Finchè un giorno uscendo dal corso di Zoologia I decisi di entrare nella libreria più vicina e comprare una copia L'Origine delle specie.
Arrivata a casa mi buttai sul libro (proprio quel libro, ormai formato da foglietti svolazzanti è ancora qui nella mia libreria).

Darwin inizia in modo molto soft, dedicando i primi due capitoli alla variazione allo stato domestico, su cui lui stesso aveva sperimentato a lungo.Ricordo di aver pensato...va beh fin qui nulla di sconvolgente.

La botta improvvisa arriva subito all'inizio del 3° Capitolo : Lotta per l'esistenza

dove scrive:

Noi vediamo la superficie della natura, splendente di letizia; spesso vediamo una sovrabbondanza di alimenti e non vediamo, o dimentichiamo che gli uccelli, che cantano oziosamente intorno a noi, vivono per lo più di insetti e di semi e quindi distruggono continuamente la vita. Oppure dimentichiamo in quale misura altri uccelli ed animali da preda distruggono questi cantori, o le loro uova o i loro nidiacei. Non ricordiamo sempre che, anche se l'alimento può essere sovrabbondante in questo momento, non lo è in tutte le stagioni, un anno dopo l'altro

Cosa significa? in pratica quando noi ci troviamo a guardare un prato, al limitare di un bosco, in una bella giornata di maggio, tutto ci appare meraviglioso ed inebriante; certo non pensiamo al crudele "gioco del chi mangia chi" che sta avvenendo sotto i nostri occhi estasiati!

E qui mi vengono in mente i visi dei miei allievi, che pian piano, mentre io parlo, sembrano rannuvolarsi e incupirsi, già accettando a livello inconscio la realtà contenuta nel testo di Darwin.

poi arrivano gli esempi:

- Si può affermare che, in tempo di carestia, due appartenenti alla famiglia dei Canidi lottano effettivamente fra di loro per decidere chi prenderà il cibo e vivrà.

- Ma anche di una pianta ai margini del deserto si dice che lotta per la vita contro la siccità, anche se sarebbe più esatto dire che dipende dall'umidità.

-Di una pianta che produce annualmente un migliaio di semi, uno solo dei quali, in media, giunge a maturazione, possiamo più giustamente dire che lotta con le piante della stessa e di altre specie che già rivestono il suolo.


I ragionamenti di Darwin sono lucidi, perfetti, inattacabili...e ti cambiano dentro.

Il libro prosegue poi con il capitolo relativo alla selezione naturale, molto bello e ricco di esempi, tutto tranquillo; i presupposti erano già stati chiariti prima!

Bellissimo il finale:

C'è qualcosa di grandioso in questa idea della vita, con le sue infinite potenzialità, originariamente infuse in pochissime o in una sola forma; e, mentre questo pianeta continua a ruotare seguendo le immutabili leggi della gravità, da un inizio così semplice infinite forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e si stanno ancora evolvendo.

metto anche l'originale in inglese, perchè è sublime:

There is grandeur in this view of life, with its several powers, having been originally breathed into a few forms or into one; and that, whilst this planet has gone cycling on according to the fixed law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and most wonderful have been, and are being, evolved

Invito tutti alla lettura completa del testo, anche perchè sono convinta che poche persone lo abbiano realmente fatto, persino i nemici più acerrimi di Darwin!

E il prossimo mese, tutti qui da Me a parlare di piante !