In science credit goes to the man who convinces the world,
not the man to whom the idea first
occurs.
—Francis Galton
Ho voluto premettere questa frase significativa di Sir Francis Galton, allo scopo di evitare le solite polemiche su presunti scopritori antecedenti; in effetti esiste già un termine attribuito a Jenner, che è “Padre dell’Immunologia”, che non amo perché Jenner fu uno sperimentatore!
È
sorprendente il fatto che, mentre infuriano le polemiche tra no-vax e fautori
dei vaccini, quasi nessuno conosca Edward Jenner; tranne i Milanesi a cui è
noto Viale “Ienner”!
Bene allora
parliamo di questo scienziato straordinario!
Edward Jenner nacque il 17 maggio 1749, nella cittadina di Berkeley nel Sud-Ovest dell’Inghilterra.
Edward era l’ottavo dei nove figli del Vicario di Berkeley, il Reverendo Stephen Jenner, e di sua moglie Sarah. Sin dalla tenera età, con gli insegnamenti della madre prima e quelli del padre poi, Edward fu istruito secondo un'educazione classica ed era
particolarmente dotato per il Latino.
Purtroppo Edward perse entrambi i genitori in giovanissima età. La presenza della sorella Mary, che per lui divenne quasi una seconda madre, e quella quasi paterna del fratello maggiore Stephen resero meno difficile la crescita del bimbo.
Gli anni di studio
Nel 1756,
all'età di sette anni, Edward fu mandato a studiare presso la scuola di
Grammatica di Cirencester
Durante questo periodo Jenner venne inoculato con il Variola virus, agente del terribile Vaiolo umano, subì quindi una Variolazione, di cui parlerò più avanti, non una vaccinazione, che lo rese immune per tutta la vita a questa
malattia.
Nel 1763
all’età di 14 anni egli divenne apprendista per 7 anni presso Mr. Daniel Ludlow, un Surgeon di Chipping Sodbury, dove egli acquisì l’esperienza necessaria per diventare Surgeon lui stesso.
Occorre ora spiegare che nell’Inghilterra del XVIII secolo esistevano due tipologie di medici:
il Physician e il Surgeon. Quali erano le differenze tra le due categorie: il Physician aveva una laurea con specializzazione, come i medici attuali, il Surgeon era una persona, spesso senza studi, ma veloce nell’usare
il bisturi, quindi non comparabile ai nostri chirurghi.
All'età di
ventuno anni Edward decise che era arrivato il momento di andare a Londra per imparare la Pratica ospedaliera: per fare ciò
decise di affidarsi a John Hunter medico scozzese, ma soprattutto grande Surgeon. Jenner divenne il miglior allievo di John Hunter.
Il tempo di Edward a Londra veniva equamente suddiviso tra pazienti e ricerche. Ogni giorno Jenner e Hunter andavano avanti e indietro tra il St. George's Hospital e il
Westminster Hospital
Poi dalle
due del pomeriggio, per circa cinque ore, Jenner seguiva dimostrazioni presso la Scuola di Anatomia gestita da William Hunter, fratello di John, a Covent Garden, che era la miglior Scuola Anatomica in Europa.
Finite le lezioni, Edward si occupava degli incarichi ricevuti da Hunter quali dissezioni di cadaveri e preparazione di medicine. Il giovane Jenner era un ottimo Surgeon, veloce e preciso con il bisturi.
Dopo cena spesso i due si attardavano fino a notte alta all'interno del laboratorio.
E non si sa come ma, tra i cadaveri dissezionati, Hunter e Jenner parlavano di argomenti a tema naturalistico come: il parassitismo da cova del cuculo, il letargo dei tassi e le migrazioni degli uccelli.
Evidentemente
la vicinanza del giovane Jenner faceva bene ad Hunter …
Sì perché Hunter era un medico particolare, così particolare da aver ispirato al suo conterraneo Robert Louis Stevenson il famosissimo romanzo “Doctor Jekyll and Mister Hyde”.
Ad ogni modo
nel 1771 Edward Jenner conseguì la Laurea in Medicina e divenne Physician. Lui e Hunter erano diventati ottimi amici e rimasero in contatto per 20 anni, fino alla morte di Hunter
Il ritorno a Berkeley
Il ritorno a
casa per Jenner coincise con il ritorno ai suoi interessi. Studiò Geologia e si interessò alla Paleontologia
Nel 1784, dopo una dimostrazione pubblica di palloni ad aria calda e ad idrogeno fatta da Joseph M. Montgolfier in Francia durante l’anno precedente, Jenner costruì e collaudò due volte il suo pallone a idrogeno; il pallone volò per 12 miglia.
Fu la sua passione per le mongolfiere a fargli incontrare Catherine Kingscote, che poi sposò nel marzo del 1788, lui aveva 39 anni e la sposa 27. Ebbero 3 figli: Edward, Catherine e Robert.
Jenner era un naturalista appassionato e spiegò il parassitismo da cova del cuculo, poi inviò una Relazione alla Royal Society alla fine di dicembre 1787, accettata e letta durante un meeting della Society il 13 Marzo 1788. Ebbene Jenner fu eletto membro della Royal Society il 25 Febbraio 1789, in riconoscimento al suo contributo.
A questo punto ritengo opportuno introdurre
informazioni relative al vaiolo.
Le origini
del vaiolo si perdono nella Preistoria. Si pensa sia apparso attorno al 10.000 a.C. nei primi insediamenti agricoli nel Nord Est dell’Africa.
Il vaiolo raggiunse l’Europa tra il V e il VII d.C. e fu spesso epidemico durante il Medioevo.
Nell’Europa del XVIII secolo 400.000 persone morivano annualmente di vaiolo e un terzo dei sopravvissuti diventavano ciechi.
I sintomi del vaiolo, o The Speckled Monster (il Mostro maculato) come era chiamato in Inghilterra, apparivano improvvisamente e le conseguenze erano devastanti. La percentuale dei contagiati variava dal 20% al 60% e lasciava i sopravvissuti completamente sfigurati. La percentuale dei casi nei bambini era altissima: 80% a Londra e 98% a Berlino.
Il nome variola, comunemente usato per indicare il vaiolo, era stato introdotto dal Vescovo Marius di Avenches (Losanna) nel 570 d.C. Il termine deriva dal Latino varius, che significa “macchiato,” o da varus “segno sulla pelle.” Il termine small pockes (pocke significa sacca) venne usato inizialmente in Inghilterra dalla fine del XVI secolo per distinguere la malattia dalla sifilide, nota come great pockes. Il termine attuale è smallpox
La Variolazione era un metodo usato per immunizzare un individuo contro il vaiolo Variola virus, con materiale preso da un paziente malato non grave o in via di guarigione, con la speranza di ottenere
una leggera, ma protettiva infezione.
La Variolazione venne introdotta in Inghilterra da medici greci e turchi.
La procedura consisteva nell’inserire una crosta polverizzata o liquido estratto dalle pustole, in un taglio superficiale
praticato nella pelle. Il procedimento induceva una forma molto leggera e benefica di vaiolo, che portava alla guarigione e all’immunizzazione, ma non funzionava sempre purtroppo, si aveva una percentuale di insuccessi del 30%.
Un altroproblema era che, durante questo processo, il malato era contagioso, contrariamente a quanto avviene con la vaccinazione.
Invece una persona vaccinata non è contagiosa … questo lo dico per i no-vax
La Scoperta
Fu nel 1796
che Jenner fece i primi passi del lungo processo che portò alla totale eradicazione del vaiolo, il flagello dell’umanità. Per molti anni egli aveva ascoltato i racconti che affermavano che le mungitrici erano protette naturalmente dal vaiolo, dopo aver sofferto di vaiolo bovino o cowpox.
Il cowpox è una leggera infezione virale delle mucche, che causa poche piccole sacche purulente sulle mammelle, con lievi disturbi. Le mungitrici talvolta contraevano il cowpox dalle mucche; in questo caso esse avevano malesseri per alcuni giorni, in seguito si formavano poche sacche virali, solamente a livello delle mani, e il decorso era sempre positivo.
Ragionando su questi argomenti Jenner ipotizzò che
il vaiolo vaccino proteggeva dal vaiolo, ma anche che potesse essere trasmesso da una persona all’altra come meccanismo di protezione.
La prima Vaccinazione
Nel maggio
del 1796 una mungitrice, Sarah Nelmes, consultò Jenner per un’eruzione cutanea che aveva su una mano.
Egli disse che si trattava di cowpox e Sarah confermò che una delle sue mucche, di razza Gloucester e di nome Blossom,
aveva di recente avuto il cowpox.
Edward Jenner realizzò che questa era la sua opportunità di testare le proprietà protettive del cowpox, trasmettendolo a qualcuno che non si era mai ammalato di vaiolo umano.
Egli scelse
James Phipps,il figlio di 8 anni del suo giardiniere. Il 14 maggio 1796 egli praticò alcune incisioni su un braccio del piccolo James ed introdusse in esse materiale estratto da una delle pustole della mano di Sarah.
Pochi giorni dopo James manifestò una forma leggera di cowpox, ma si riprese benissimo in una settimana.
Così Jenner ebbe la prova che il cowpox poteva essere trasmesso da una persona ad un’altra, così come avveniva tra una mucca e un uomo.
Il passo successivo, molto rischioso, fu vedere se il cowpox avrebbe ora protetto James dallo smallpox. Il 1° luglio Jenner inoculò il virus del vaiolo umano a James. Come Jenner aveva pensato, e indubbiamente con suo grande sollievo, non
si sviluppò alcuna malattia e Jenner concluse che la protezione era acquisita.
Jenner aveva dimostrato che l’inoculazione con l’innocuo cowpox, immunizzava contro lo smallpox.
A questo esperimento ne seguirono molti altri.
Pubblicazioni
Nel 1797
Jenner inviò una breve informativa alla Royal Society ove descriveva il suo esperimento e le conseguenti osservazioni, il saggio fu rifiutato perché troppo audace!
Poi nel 1798,
avendo aggiunto altri casi, Jenner pubblico privatamente un piccolo libro
intitolato: An Inquiry into the Causes and Effects of the Variolae vaccinae, a disease discovered in some of the western counties of England, particularly Gloucestershire and Known by the Name of Cow.
La parola latina per mucca è vacca ed il vaiolo bovino è detto vaccinia; Jenner decise di chiamare la nuova procedura Vaccinazione.
A Londra la
vaccinazione divenne popolare grazie alle attività di altri medici, in
particolare del chirurgo Henry Cline, al quale Jenner aveva dato alcune dosi
dell’inoculante. Più tardi nel 1799 i dottori George Pearson e William
Woodville iniziarono a promuovere la vaccinazione tra i loro pazienti. Malgrado
errori, molte controversie e cavilli, l’uso del vaccino si diffuse rapidamente
in Inghilterra e, entro il 1800, aveva raggiunto anche la maggior parte degli
altri paesi europei.
Malgrado
fosse talvolta imbarazzato dalla mancanza di scorte, Jenner inviò vaccini alle
sue conoscenze mediche e a chiunque ne facesse richiesta. Dopo l’introduzione
dell’inoculazione da vaiolo bovino nei propri distretti alcuni dei riceventi
passarono il vaccino ad altri.
Edward
Jenner nel 1800 inviò parte del materiale a Benjamin Waterhouse, professore di
fisica alla Harvard University. Waterhouse introdusse la Vaccinazione nel New
England e quindi persuase Il Presidente Thomas Jefferson a sperimentarlo in
Virginia. Waterhouse ricevette un grande supporto da Jefferson, che lo nominò Agente
dell’Istituto Nazionale dei Vaccini, un’organizzazione creata per implementare
un programma nazionale di vaccinazione negli Stati Uniti.
Napoleone
Bonaparte, dopo aver appreso la grande scoperta, fece vaccinare suo figlio e
s’affrettò ad istituire nell’Impero 25 centri di vaccinazione antivaiolosa,
rendendola obbligatoria per tutti i militari.
Napoleone
conferì a Jenner una medaglia nel 1804 e diceva di lui: “A Jenner non posso
negare nulla, è uno dei più grandi Benefattori dell’Umanità”
Malgrado
avesse ricevuto riconoscimenti a livello mondiale e molti onori Jenner non fece
nessun tentativo di arricchirsi con la sua scoperta. In effetti egli dedicò
talmente tanto tempo alla causa della vaccinazione che la sua professione e i
suoi affari personali ne soffrirono pesantemente.
Il valore straordinario della vaccinazione fu
pubblicamente riconosciuto in Inghilterra, quando nel 1802 il Parlamento
Inglese assegnò a Edward Jenner la somma di 10.000 Sterline. Cinque anni più
tardi il Parlamento gli assegno altre 20.000 Sterline. Malgrado tutto ciò egli continuò la sua
attività a favore del Programma di Vaccinazione. Gradualmente la vaccinazione
sostituì la variolazione, che venne proibita in Inghilterra nel 1840; la Vaccinazione
divenne obbligatoria nel 1853.
La
pubblicazione della Ricerca fu
accolta con reazioni differenti dalla comunità medica, occorse un po’ di tempo
perché tutto l’ambiente medico inglese approvasse la Vaccinazione.
No vax ante litteram
Devo anche
dire che Jenner si ritrovò soggetto ad attacchi pesanti e a derisione… da parte degli Antenati degli attuali no-vax, che pubblicarono perfino vignette infamanti sui giornali dell’epoca; gente che
evidentemente preferiva morire di vaiolo, pur di non vaccinarsi! Ed ora una chicca incredibile! Sapete chi era il Presidente dell’Associazione contro la Vaccinazione? No? Allora
ve lo dico io era quel Alfred Russel Wallace, che ora dicono avesse
scoperto la Teoria dell’Evoluzione contemporaneamente a Darwin! Wallace scrisse
infatti il saggio che potete vedere nell’immagine, dove affermava i seguenti
concetti: La Chiesa
naturalmente si oppose! Perché diceva che non si poteva contaminare il sangue
umano con sostanze provenienti da animali inferiori. Il ritiro dalla vita pubblica La famiglia
Jenner visse a Chantry House, che
divenne il museo Jenner nel 1985. Jenner costruì un capanno nel giardino, che
chiamò il “Tempio di Vaccinia”, dove vaccinava i poveri gratuitamente. Dopo un
decennio di intensa attività, Jenner gradualmente si ritirò dalla vita pubblica
e ritorno a praticare la medicina di campagna in Berkeley. Negli anni
successivi furono molto tristi per Jenner: nel 1810, suo figlio maggiore Edward
morì di tubercolosi, sua sorella Mary morì nello stesso anno e sua sorella Anne
due anni più tardi. Nel 1815, sua moglie Catherine morì di tubercolosi. I
dispiaceri si accumularono su di lui ed egli si ritirò ancora di più dalla vita
pubblica. Nel 1820
Jenner ebbe un ictus da cui si riprese. Il 23 Gennaio 1823 egli visitò il suo
ultimo paziente, un amico morente. Il mattino successivo Jenner non si presentò
a colazione, più tardi quel giorno venne trovato nel suo studio, aveva avuto un
ictus devastante. Edward
Jenner morì di primo mattino domenica 26 Gennaio 1823. Venne sepolto con i suoi
genitori, la moglie ed il figlio vicino all’altare della chiesa di Berkeley. Nel 1801
Edward Jenner aveva pubblicato un saggio che terminava con queste profetiche
parole: '... the annihilation of the Small Pox, the most dreadful scourge of the human
species, must be the final result of this practice'. Occorsero 180 anni, poi la sua
previsione si avverò, vediamo… L’Organizzazione
Mondiale della Sanità decise, a partire dal 1950, di eliminare il vaiolo in
tutto il mondo. L'ultimo caso conosciuto di vaiolo nel mondo venne
diagnosticato nel 1977 in Somalia. L’OMS dichiarò
ufficialmente eradicata questa malattia nel 1980. È del 1986 la prima
raccomandazione dell'OMS riguardo alla distruzione del virus, con data fissata
il 30 dicembre 1993 e poi posposta al 30 giugno 1999. A causa
della resistenza da parte di Stati Uniti e Russia, nel 2002 l'Assemblea mondiale della sanità dell'OMS ha deciso di consentire il mantenimento
temporaneo degli stock di virus a scopo di ricerca. Una
pubblicazione del 2010 di una squadra di esperti di salute
pubblica, nominati dall'OMS, ha concluso che non vi sia alcuna essenziale
questione di sanità pubblica che giustifichi Stati Uniti e Russia a mantenere
riserve di virus. Data
l’eradicazione della malattia, la vaccinazione obbligatoria è stata
sospesa a partire dagli anni ’70 e ’80 in tutti i Paesi. In Italia, la
vaccinazione venne sospesa nel 1977 e definitivamente abrogata nel 1981.
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