La seconda avventura del Detective Fox Holmes
e del Dottor Badger Watson
È un pomeriggio di avanzata primavera e nel loro appartamento, entro la maestosa quercia, che domina il centro della radura, tra il bosco di Lynwood e la cittadina di Bowne, il Detective Fox Holmes e il Dottor Budger Watson si stanno riposando, immersi nelle loro letture, dopo essere tornati dal Sussex, ove hanno risolto un caso a fosche tinte. Holmes esordisce dicendo: “Caro Watson devo confessarvi, che dopo tanta agitazione, la tranquillità del nostro appartamento mi mancava. “Il Dottore risponde: “Convengo con voi mio caro amico!”
Solo alcuni attimi dopo si ode vociare al pianterreno e dei passi frettolosi salire le scale. La porta si spalanca ed entra trafelato ed agitatissimo il Commissario Hedgehog Lestrade, capo della Polizia di Bowne, che afferma: “Carissimi, sono felice di rivedervi! Aspettavo con ansia il vostro ritorno; qui accadono cose orribili!”
Fox Holmes si alza per accogliere il nuovo arrivato: “Andiamo vecchio mio, cosa potrà mai essere successo in un lasso di tempo così breve? Sedetevi e lasciate che vi offra un buon liquore!”
Il Commissario si accomoda ed accetta il bicchiere ricolmo di un liquore dai riflessi di un bel rubino acceso.
“Ed ora” dice Holmes “raccontatemi cosa è accaduto in questo periodo.”
Lestrade si rianima immediatamente: “Fatti inspiegabili ed efferati. Circa otto giorni fa un abitante della zona ci ha segnalato che, passeggiando al limitare del bosco di Lynwood, lungo la linea di cespugli, che circonda questa radura ha trovato un cadavere!” Watson e Holmes all’unisono esclamano: “Chi è la vittima?”
Hedgewood Lestrade risponde: “Si trattava di un topo campagnolo”
Fox Holmes tuona: “Lestrade venite qui a disturbarci per un anonimo topo di campagna, probabilmente ucciso da un suo predatore naturale!”
Il Commissario prosegue: “Mio caro amico, il fatto è che il tapino era infilzato su di una spina lunga un palmo ed aveva il corpo straziato da profonde lacerazioni. Ma non finisce qui, la mattina successiva una Squadra da me inviata, ha scoperto altri due cadaveri appartenenti alla stessa specie, nelle stesse condizioni!”
Fox Holmes, ora attentissimo, chiede: “Ma non avete attivato una sorveglianza del luogo?” Lestrade risponde: “Certamente ma non siamo stati in grado di avvistare l’assassino, anzi che dico, il Serial Killer!”
Interviene anche il buon Dottor Watson: “Non esagerate ora! Quante sono le vittime al momento?”
“Dieci topi campagnoli” risponde il Commissario: “Esposti sullo stesso cespuglio, infilati e straziati, come se fosse un mattatoio!”
Il Grande Detective, elettrizzato dal nuovo caso, così misterioso ed efferato, si attiva: “Watson vestitevi dobbiamo andare!” Si lancia per le scale infilandosi soprabito e cappello, inseguito dal Dottore e da un felicissimo Lestrade.
Prima di varcare la soglia lancia quello che è per lui come un grido di battaglia: “Andiamo Watson: The game is afoot”
Mentre si avviano Hedgehog Lestrade, chiede a Holmes: “Sentite, caro amico, da sempre voglio farvi una domanda, ma da dove viene questo: The game is afoot ?” “Quanto siete illetterato amico mio” risponde Fox “E’ parte di un verso del nostro Grande Bardo, di cui ricordiamo il 400esimo Anniversario!”
“Quale Bardo?” dice Lestrade. Holmes, offeso si avvia a grandi passi, allontanandosi da lui.
Lo strano Trio attraversa la radura fino a raggiungere, guidati dall’Ispettore Lestrade, la scena del crimine. Lo spettacolo che si presenta ai loro occhi è veramente raccapricciante: dieci topi campagnoli, infilati su lunghe spine, squartati e ad un diverso grado di decomposizione.
Lestrade agitatissimo squittisce: “Avete visto quale orrore, non potete certo accusarmi di aver esagerato!” Anche Fox Holmes e il Dottor Budger Watson fissano sconvolti la scena; poi Holmes reagisce: “Coraggio Dottore iniziate immediatamente l’esame autoptico, mentre io cecherò degli indizi”
I due esperti si mettono al lavoro, Fox Holmes osserva e prende appunti, poi all’improvviso si ferma ed inizia a guardare attentamente il cielo e le siepi vicine, sussurrando: “Il Killer Mascherato!” Il Dottor Watson, che ha terminato il suo lavoro, non capisce cosa stia facendo Holmes, fino a sbottare: “Oggi Holmes siete veramente strano, più del solito intendo!”
Nel frattempo Hedgewood Lestrade, intrattenendosi con i suoi aiutanti dice, sottovoce: “In Paese già corrono voci insistenti su chi sia il colpevole.”
La mattina successiva, il Dottor Watson viene svegliato da urla e rumori di oggetti scagliati contro i muri; corre verso il salotto dove trova Fox Holmes, che urla brandendo la Bowne Gazzette: “Eccovi finalmente Watson! Guardate che abominio!”
Il buon Dottore prende il giornale e rimane esterrefatto leggendo un titolo scritto a caratteri cubitali: MISS HARE SOSPETTATA DI ESSERE IL KILLER DI LYNWOOD!
Fox Holmes incalza: “Ma vi rendete conto la deliziosa Miss Hare, la mia Pervinca … ehm si in somma avete capito…Miss Hare accusata di tali efferati omicidi! Io non ci posso credere! Razza di incapaci e incompetenti”
Holmes cerca di calmare la giovane e la convince ad accomodarsi sul sofà. Miss Hare cerca di ricomporsi ed inizia a parlare: “Cari amici, mi chiedo come possano muovermi una tale accusa, se non ho mai fatto del male ai topi campagnoli, seppure essi fossero responsabili del mio Problema delle Viole! Ho persino rinunciato ad introdurre i gatti nel mio Cottage qui a Lynwood, per rispettare il Bioma del Bosco.” *
Holmes si rivolge sottovoce a Watson, chiedendo: “Cos’è un Bioma?” e ricevendo dal Dottore la seguente risposta: ”Ricordate il Grande Linneo e il sistema eliocentrico, ecco è meglio che voi non approfondiate, credetemi.”
Fox Holmes rassicura la giovane, dicendole che si occuperà lui personalmente del caso; in seguito Miss Hare si accomiata dai due.
Nel pomeriggio i due detective ritornano sul luogo dei delitti, che la polizia ha ripulito allontanando i cadaveri e dando ai poveri topi campagnoli una degna sepoltura. Fox Holmes indica al Dottor Watson la siepe: “Amico mio vede quell’uccello dal becco adunco, che sembra portare una mascherina sugli occhi? Lo conosce?” Watson scuote la testa ”Il Grande Linneo gli aveva assegnato il nome di Lanius collurio e Lanius in Latino significa macellaio! Ha compreso qualcosa?”
Badger Watson scuote la testa affermando: “Non ho mai visto prima quel volatile e poi …sono stupito delle conoscenze che lei ha acquisito su Linneo!” Il Grande Detective, strizza l’occhio e poi si avvia verso casa dicendo: “Caro mio prendo lezioni di Sistematica da Miss Hare, ho deciso di colmare le mie lacune!”
Quella stessa sera Holmes passa molte ore sui libri, compiendo ricerche e prendendo appunti. È sicuro di aver risolto il caso, quindi convoca per la mattina seguente Miss Hare e l’Ispettore Lestrade.
La mattina del giorno successivo puntualissima arriva Miss Hare e più tardi un affannato Hedgehog Lestrade…Holmes si rivolge sorridente a lui salutandolo: “Benvenuto caro Hedgewood “immediatamente Watson gli sibila nell’orecchio: “Hedgehog! Holmes possibile che tutte le volte in cui lo vedete voi sbagliate nome” …” Eh non so come mai, ma non riesco a ricordarlo!”
Poi Fox Holmes inizia la sua spiegazione: “Allora cari amici ho individuato il Killer di Lynwood è
l’Averla Piccola, un uccello che gode di una pessima fama e lo dimostrano i nomignoli che le sono stati attribuiti; infatti è nota come "l’assassino spietato" o "il piccolo rapace mascherato".
Qui in Terra di Albione è chiamato Butcher bird ovvero "l’uccello macellaio", in Francia è noto come Pie-grièche écorcheur, "l’averla scorticatrice".
In Germania ha addirittura due nomi: Rotrückenwürger, lo "strangolatore dalla schiena rossa" e Neuntöter, che significa “nove volte assassina”, perché si riteneva, un tempo, che questo uccello dovesse uccidere almeno nove vittime, nel nostro caso dieci vero, prima di poter finalmente iniziare a cibarsi.
“Allora stavo dicendo…questo piccolo uccello è un vero "Serial Killer"; infatti pur non essendo un Rapace, presenta i comportamenti tipici di questi forti e grandi uccelli. Durante le sue battute di caccia, l’averla controlla il territorio dai rami alti di un cespuglio o da un palo di un recinto, per trovare una preda. Una volta individuata la vittima, il malcapitato viene impalato vivo sulle spine di una siepe, e lì dilaniato con il forte becco…. La siepe ahimè diventa il deposito personale del predatore.” Dai presenti si alzano esclamazioni di orrore.
Il grande detective termina dicendo: “Lestrade le suggerisco di agire subito, non vorremmo altre vittime nelle prossime ore!” L’Ispettore si alza: “Vado immediatamente ad arrestare l’Averla!”
Holmes allora dice: ”Per festeggiare la soluzione del caso propongo un brindisi!” ed offre ai presenti dei bicchieri contenenti del delizioso succo di lampone.
Si rivolge poi alla graziosa lepre: “Miss Pervinca le propongo una passeggiata, oggi è una bellissima giornata di sole! “Accetto volentieri Fox, andiamo” ed escono sottobraccio, dopo aver salutato Badger Watson, che si siede sorridendo ed osservando la coppia che sta uscendo.
Dopo una mezzora Holmes e Miss Hare scorgono l’Ispettore Lestrade correre trafelato verso di loro, seguito da due suoi aiutanti, che dopo averli raggiunti urla: “E’ fuggito Holmes il Killer è fuggito! E non tornerà fino alla prossima primavera, i vicini di casa mi hanno detto che ha iniziato la sua migrazione verso Sud! Sono furibondo!”
Miss Hare prende la parola: “Penso Ispettore che non sarebbe stato giusto arrestarlo, uccide solo per sfamarsi, anche se lo fa in modo veramente raccapricciante … Mr. Darwin parlerebbe in questo caso di Lotta per la Sopravvivenza e di Evoluzione degli Istinti.”Lestrade sbotta: ”Non so chi sia questo Mister Darwin, per me quello è, e rimane, un Killer! Vi auguro buona giornata.” E se ne va infuriato.
Fox Holmes, dopo aver accarezzato la zampina guantata di Pervinca, dice: “Io invece cara Miss Hare voglio saper come Mr. Darwin ha spiegato l’evoluzione di questo istinto nelle Averle” la giovane coniglia inizia a spiegare, mentre i due riprendono la loro passeggiata.
*Per ulteriori
informazioni si rimanda al racconto: “Lo
strano caso delle viole scomparse”, della stessa Autrice.
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