Nice Jack Horner said in Milan the idiom " as scarce as hen's teeth" will not longer used !!!
Source:LiveScience
L'immagine spiega bene il procedimento, io comunque sono solo una persona che da sempre ama i dinosauri, per informazioni tecniche...rivogersi al Blog Theropoda di Andrea Cau.
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martedì 29 maggio 2012
martedì 22 maggio 2012
Un libro nel mio destino
Questo post partecipa al Carnevale dei libri di scienza #8, ospitato dal Blog Gattivity.
Sono sicura che i miei amici e anche coloro che arrivano solo oggi qui sul mio Blog, non possono avere dubbi su quale è stato il libro che ha cambiato il mio destino; è ovviamente "L'Origine delle specie" di Charles Darwin, il cui titolo originale è :
On the Origin of Species by Means of Natural Selection, or the Preservation of Favoured Races in the Struggle for Life.
Questo libro, non ha cambiato solo la mia vita, ma il modo con cui l'uomo guarda alla Natura.
Devo dire che quando io frequentavo i corsi, per conseguire la Laurea di Biologia, presso l'Università Statale di Milano, tutti i docenti facevano un gran parlare di Evoluzione, ma non è mai successo che qualcuno ci parlasse di Darwin e del travaglio che lo ha portato alla formulazione della sua teoria. Finchè un giorno uscendo dal corso di Zoologia I decisi di entrare nella libreria più vicina e comprare una copia L'Origine delle specie.
Arrivata a casa mi buttai sul libro (proprio quel libro, ormai formato da foglietti svolazzanti è ancora qui nella mia libreria).
Darwin inizia in modo molto soft, dedicando i primi due capitoli alla variazione allo stato domestico, su cui lui stesso aveva sperimentato a lungo.Ricordo di aver pensato...va beh fin qui nulla di sconvolgente.
La botta improvvisa arriva subito all'inizio del 3° Capitolo : Lotta per l'esistenza
dove scrive:
Noi vediamo la superficie della natura, splendente di letizia; spesso vediamo una sovrabbondanza di alimenti e non vediamo, o dimentichiamo che gli uccelli, che cantano oziosamente intorno a noi, vivono per lo più di insetti e di semi e quindi distruggono continuamente la vita. Oppure dimentichiamo in quale misura altri uccelli ed animali da preda distruggono questi cantori, o le loro uova o i loro nidiacei. Non ricordiamo sempre che, anche se l'alimento può essere sovrabbondante in questo momento, non lo è in tutte le stagioni, un anno dopo l'altro
Cosa significa? in pratica quando noi ci troviamo a guardare un prato, al limitare di un bosco, in una bella giornata di maggio, tutto ci appare meraviglioso ed inebriante; certo non pensiamo al crudele "gioco del chi mangia chi" che sta avvenendo sotto i nostri occhi estasiati!
E qui mi vengono in mente i visi dei miei allievi, che pian piano, mentre io parlo, sembrano rannuvolarsi e incupirsi, già accettando a livello inconscio la realtà contenuta nel testo di Darwin.
poi arrivano gli esempi:
- Si può affermare che, in tempo di carestia, due appartenenti alla famiglia dei Canidi lottano effettivamente fra di loro per decidere chi prenderà il cibo e vivrà.
- Ma anche di una pianta ai margini del deserto si dice che lotta per la vita contro la siccità, anche se sarebbe più esatto dire che dipende dall'umidità.
-Di una pianta che produce annualmente un migliaio di semi, uno solo dei quali, in media, giunge a maturazione, possiamo più giustamente dire che lotta con le piante della stessa e di altre specie che già rivestono il suolo.
I ragionamenti di Darwin sono lucidi, perfetti, inattacabili...e ti cambiano dentro.
Il libro prosegue poi con il capitolo relativo alla selezione naturale, molto bello e ricco di esempi, tutto tranquillo; i presupposti erano già stati chiariti prima!
Bellissimo il finale:
C'è qualcosa di grandioso in questa idea della vita, con le sue infinite potenzialità, originariamente infuse in pochissime o in una sola forma; e, mentre questo pianeta continua a ruotare seguendo le immutabili leggi della gravità, da un inizio così semplice infinite forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e si stanno ancora evolvendo.
metto anche l'originale in inglese, perchè è sublime:
There is grandeur in this view of life, with its several powers, having been originally breathed into a few forms or into one; and that, whilst this planet has gone cycling on according to the fixed law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and most wonderful have been, and are being, evolved
Invito tutti alla lettura completa del testo, anche perchè sono convinta che poche persone lo abbiano realmente fatto, persino i nemici più acerrimi di Darwin!
E il prossimo mese, tutti qui da Me a parlare di piante !
domenica 13 maggio 2012
Ove si parla di rime e mimetismo...ma soprattutto di rime
Da tempo volevo scrivere questo post, dedicato all'amico Marco Barozzi, che sul suo Blog Popinga ha tradotto per me e messo in rima la mia poesia inglese preferita.
Naturalmente io sono solo una biologa e con le rime non ci sò proprio fare, per cui mi sono lanciata su una storia che racconta di mimetismo in rima!
Uno dei più famosi esempi di mimetismo batesiano riguarda i Serpenti ed in particolare alcuni serpenti che vivono negli Stati Uniti.
Vediamoli:
• Serpente corallo ( Coral snake ) Micrurus fulvius
– Famiglia Elapidi (Elapidi: un nome, un programma ! io dico quando nasci da una
famiglia con un nome così funesto il tuo destino è già segnato!)
serpente velenosissimo, ovvio
• Serpente del latte ( Milk Snake ) Lampropeltis triangulum
- Famiglia Colubridi (gente normale), che è un mimo innocuo del corallo
Questi animali , pur presentando entrambi bande rosse, gialle e nere alternate, hanno le bande disposte in modo differente; fatto che permette di distinguerli. vediamo
serpente corallo
serpente del latte
Allora osservando attentamente le bande notiamo che nel serpente corallo la banda rossa è affiancata da due righe gialle, mentre nel serpente del latte la banda rossa è affiancata da due righe nere.
Certo non è una differenza facile da memorizzare, per cui è stata creata la seguente rima:
Da rosso a nero,
sicuro è il sentiero
Da rosso a giallo
è proprio un corallo
Il consiglio, però è , in caso di un incontro con uno di questi signori, darsela a gambe, senza controllare le strisce! anche perchè questi serpenti sono di piccole dimensioni.
Ma veniamo ora al tema del post....le rime
Allora breve ragionamento: questi serpenti vivono solo in America (anche se il regista Ridley Scott, nel suo film " Il gladiatore", fa infilare un serpente corallo nel letto del senatore Gracco, a ROMA...cioè "al mio segnale scatenate l'ignoranza zoologica") ; la rima è in italiano (sarebbe bello poterle attribuire un autore), quindi per anni io e i miei allievi ci siamo chiesti quale fosse l'originale rima made in USA.
Inaspettatamente poco tempo fa ho trovato le risposte !
Un personaggio leggendario chiamato "Fat" Jack Loticus creò la rima nel 1862
Red touches yellow,
kills a fellow.
Red touches black,
friend of Jack
Ci sono altre varianti di questa rima, nei diversi stati americani, come:
Red touch yellow, kills a fellow. Red touch black, venom lack.
Red touch yellow, death says hello. Black touch red, keep your head.
Yellow touch red, you be dead. Red touch black, eat Cracker Jack.
Red and yellow mingle, bite feel a tingle. Red and black hug, sing a song, you lug.
Red leans on yellow, legs turn to jell-o. Red leans on black, keep a strong back.
Mi ha fatto piacere che anche l'autore di queste ricerche,( dopo aver raccomandato di non uccidere i serpenti, per la continuità della specie) concludesse suggerendo, come faccio di solito io, di non sforzarsi di ricordare la rima, ma di allontanarsi velocemente!
Lui però lo fa in rima:
Just leave snakes alone, chappy,
and everybody goes home happy
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