In occasione del Darwin Day 2016....alcuni strani incontri fatti da Darwin....e le sue briose descrizioni!
AUGURONI CHARLIE !
UCCELLO DEL MALAUGURIO
In tutte le parti di Chiloe o di Chonos, si incontrano due stranissimi uccelli.
Uno vien chiamato dagli abitanti Cheucau (Pteroptochus rubecula);
frequenta i luoghi più bui e più reconditi delle umide foreste. Talora si sente
il suo grido proprio vicino, ma anche guardando attentamente non si può vedere
il Cheucau; altre volte, rimanendo bene immobili, l’uccellino dal petto rosso,
si accosta fino a pochi passi di distanza nel modo più familiare. Allora
saltella attivamente a coda ritta sulla massa intricata di rami morti e canne.
I Chilotani hanno del Cheucau un timore superstizioso
che si riferisce ai suoi strani e vari gridi. Emette
tre suoni ben distinti: uno vien chiamato chiduco e
porta bene; un altro detto huitreu, è
invece di terribile malaugurio, del un terzo non ricordo più il
significato.
Questi nomi imitano
i versi dell’uccello, e gli indigeni sono per alcune
cose completamente schiavi.
Invero i
Chilotani hanno scelto per loro profeta una creaturina ben comica.
UCCELLO CHE ABBAIA
Una specie affine,
ma un po’ più grossa, vien chiamata dagli indigeni Guid-guid (Pteroptochus
Tarnii), e dagli Inglesi Uccello Latrante. Quest’ultimo nome è molto ben
scelto; perché io sfido chiunque lo senta per la prima volta, a non pensare che
vi sia un qualche cane che abbaia in qualche punto
della foresta. Precisamente come col cheucau una persona sentirà il
latrato proprio vicino, ma invano riuscirà a vedere l’uccello anche battendo i
cespugli; altre volte il Guid-guid si accosterà senza timore. Il suo modo di
nutrirsi ed i suoi costumi generali sono molto simili a quelli del cheucau.
EL TAPACOLO
Questa specie (o Pteroptochus albicollis) vien chiamata Tapacolo, o copriti il didietro: ed invero l’uccellino svergognato ben merita il suo nome, perché porta la coda inclinata in avanti verso il capo, scoprendo la parte posteriore del corpo. È comunissimo, e frequenta la base degli alberi ed i cespugli sparsi sulle nude colline, ove non può quasi esistere nessun altro uccello. Per il suo modo generale di cibarsi, per lo svelto saltar fuori dai boschetti e pel tornarvi dentro, per il suo desiderio di nascondersi, per la poca attitudine al volo e per la nidificazione, esso è assai buffo.
Il Tapacolo è astutissimo; quando vien spaventato da una persona rimane immobile entro un cespuglio, e poi, dopo un certo tempo, tenta di squagliarsela con molta destrezza dal lato opposto. È anche un uccello attivo e rumoroso; questi suoi rumori sono vari e stranamente curiosi; alcuni somigliano al tubare delle tortore, altri al mormorio dell’acqua, e molti non si possono trovare similitudini adatte. I campagnoli dicono che muta il suo grido cinque volte all’anno, suppongo per qualche mutamento di stagione.
Il Tapacolo è astutissimo; quando vien spaventato da una persona rimane immobile entro un cespuglio, e poi, dopo un certo tempo, tenta di squagliarsela con molta destrezza dal lato opposto. È anche un uccello attivo e rumoroso; questi suoi rumori sono vari e stranamente curiosi; alcuni somigliano al tubare delle tortore, altri al mormorio dell’acqua, e molti non si possono trovare similitudini adatte. I campagnoli dicono che muta il suo grido cinque volte all’anno, suppongo per qualche mutamento di stagione.