Quando nel 2009 un gruppo di ricerca, che stava esplorando il cratere del vulcano Bosavi in Nuova Guinea, trovò una nuova specie di ratto gigante e gigante lo è veramente....
eccolo lungo 82 cm, peso 1.5 kg
Gli Holmesiani DOC, quelli che sanno tutto dei romanzi del mitico Sherlock Holmes, anche la punteggiatura, devono aver esultato e dichiarato profetiche le parole di Arthur Conan Doyle.
Vi chiederete Doyle aveva scritto un romanzo dal titolo: "Sherlock Holmes and the Giant Rat of Sumatra"? Nah troppo facile, la verità è questa......
All' inizio di The Adventure
of the Sussex Vampire troviamo questo strano brano:
Holmes riceve una lettera in cui si parla del "Caso di Matilda Briggs" e dice a Watson:
“Matilda Briggs was
not the name of a young woman, Watson,” said Holmes in a reminiscent voice. “It
was a ship which is associated with the Giant Rat of Sumatra, a story for which
the world is not yet prepared.”
Quanto doveva essere terrificante il Ratto di Sumatra, se il buon Dottore aveva affrontato senza batter ciglio il Mastino dei Baskerville?
Ora ricominciamo tutto... io non sono un'esperta di Sherlock Holmes, il mio interesse per i racconti di Doyle è stato MOLTO ravvivato dalla visione degli episodi della Serie "BBC Sherlock Holmes", per cui ho sviluppato una "lieve" dipendenza, certo non paragonabile all'enorme dipendenza che mi lega al signore a cui ho dedicato il mio blog (see Up)!
Allora come si rivede tutta questa vicenda per me? ...nell’attesa
spasmodica, che condivido con altri milioni di fan, di conoscere i plot dei nuovi episodi....una mattina mi
arriva un twitt degli autori : Steven Moffat e Mark Gatiss, che cita: # Rat #Wedding #Bow e
....
subito attratta dal termine Rat, faccio una breve ricerca tra i
libri del mitico detective...e arrivo alla vicenda che ho descritto sopra,
trovo anche un apocrifo “The Giant Rat
of Sumatra”, bruttissimo non leggetelo!
Ma tutto questo mi riporta all'adorabile roditore
scoperto in Nuova Guinea, d’accordo non è Sumatra ma siamo lì J
Parliamo un po’ di lui
allora!
Il gruppo di ricerca, che stava esplorando il cratere del vulcano Bosavi in Nuova Guinea era accompagnato da una troupe della BBC, (avanti con le coincidenze), che stava filmando il documentario “Lost Land of the Volcano”. Il responsabile del gruppo era il Dr. Kristofer Helgen, curatore dei mammiferi allo “Smithsonian’s National Museum of Natural History” di Washington, affiancato da specialisti locali.
Il nostro topo gigante ha fatto la sua comparsa durante una notte, inquadrato dalle telecamere all’infrarosso, lasciando nello sgomento cameramen e biologi; uno dei cameraman G.Buchanan disse: "I had a cat and it was about the same size as this rat."
I biologi pensavano già di chiedere aiuto alle guide indigene della tribù Kashua, che vive ai piedi del vulcano, per catturare un esemplare vivo, quando il nostro eroe è comparso di giorno e si è subito mostrato confidente con i ricercatori! Questo comportamento segnala che l’animale non aveva mai incontrato la nostra specie prima , altrimenti sarebbe scappato “a gambe, pardon, zampe levate”.
il Dr. Helgen lo ha subito classificato assegnandolo al genere Mallomys , commentando: “It is a true rat, closely related to the rats and mice most of us are familiar with, but so much bigger”
Il Ratto gigante ha un color grigio argento, con una fitta pelliccia lanosa; segue una dieta vegetariana di foglie e radici...e quindi ...purtroppo non vedo che tipo di disastri avrebbe potuto combinare sulla "Matilda Briggs" .
Passiamo ora ad un altro candidato: il ratto gigante del Gambia (Cricetomys gambianus)
Questo “animaletto” è un roditore notturno, simile a un ratto, diffuso in gran parte dell'Africa.
Vediamo le dimensioni: lungo fino a 90 cm inclusa la coda, raggiunge il peso di 1,4 kg.
Il nome scientifico Crycetomis si riferisce alle tasche guanciali che ricordano quelle dei criceti. Comunque è bene ricordare che il ratto gigante africano non è un criceto, ma neppure un ratto!
Vi chiederete ….ma allora cos’è?.... appartiene a una Famiglia di Roditori i Nesomyidae, endemica dell'Africa. In buona sostanza non è un RATTO!
Lo si trova di solito nelle foreste e nel sottobosco,ove costruisce la propria tana. Il ratto gigante è un animale sociale e vive in colonie composte in genere da una ventina di individui. I maschi sono territoriali e reciprocamente “aggressivi”…(e questo va bene)….è onnivoro.
Questo ratto africano, soprattutto se addestrato fin da giovine età, familiarizza facilmente con l'uomo, è intelligente e ha un carattere mite e socievole, cosa che lo rende particolarmente adatto come: ANIMALE DA COMPAGNIA!
Il suo commercio è però pericoloso in quanto è una specie potenzialmente invasiva; in Florida, per esempio, esiste una popolazione di ratti africani in libertà che viene considerata una potenziale minaccia per l'ecosistema delle Everglades.
Poi si sa come sono gli uomini, ma sì compriamo questo cricetino…poi quando diventa un topone inquietante, che fai lo lasci con i bambini??? No lo liberi nelle fogne. Infatti in quartieri popolari di New York recentemente si è scoperta una colonia di Ratti Giganti del Gambia, che si sono adattati a vivere nell'habitat dei ratti di città, cioè le fogne… e qui già mi vedo Holmes, con il suo cappotto svolazzante, e Watson alla ricerca, nelle fognature di Londra, dei mostruosi esemplari, fuggiti dalla" Matilda Briggs"! Sherlock ci “andrebbe a nozze”!
Inoltre l'importazione è proibita negli USA dal 2003, a causa di una epidemia di vaiolo delle scimmie, agente patogeno di cui i topastri sono veicolo, che in quell'anno si diffuse negli Stati uniti.
Ci furono 63 i casi di vaiolo umano manifestatisi negli States, distribuiti in 3 stati del Midwest: 29 casi confermati in Indiana, 21 in Wisconsin e 12 in Illinois. Per fortuna nessuna vittima!
Ma vi chiederete cos’è il vaiolo delle scimmie? La malattia ha questo nome perché fu osservata per la prima volta nel nelle scimmie di laboratorio. In natura in realtà il virus colpisce i roditori (soprattutto scoiattoli, ratti e topi), e può essere trasmesso ai primati e quindi anche agli esseri umani dagli animali infetti attraverso uno stretto contatto (sangue o morsi).
La "Matilda Briggs", piena di cadaveri di marinai morti di vaiolo e ratti pronti a diffondere il virus per Londra, altra bella ipotesi!
In Africa invece i poveretti se la passano veramente male, in quanto una società La ONG APOPO, con sede in Belgio e in Tanzania, conduce da anni un progetto di addestramento dei ratti giganti che sfrutta il loro olfatto per la ricerca di mine anti-uomo e per altre attività umanitarie. Umanitarie appunto, ma ai poveri ratti chi pensa? Li chiamano “Hero Rats” infelici animali!
Però questi animali vivono in Africa, non in Indonesia…un’altra possibilità è invece:
Il Ratto gigante di Flores (Papagomys armandvillei) nomenclato da Jentink nel 1892 ,quindi Conan Doyle poteva conoscerlo!
E’ un roditore della famiglia dei Muridi , endemico di Flores…… Muridi, quindi questo è un RATTO!
Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo di 43 cm, la lunghezza della coda varia da 33 e 36 cm, notevole!
Sono molto invasivi,
se non ricordo male, gli antropologi che scavavano nel sito dell’ Hobbit, l’uomo di Flores (Homo floresiensis) dovevano
spesso allontanarli dal sito di scavo.
Comunque il piccolo
Hobbit conosceva bene l’ armandvillei e lo cacciava,
mentre lui sfuggiva a gigantesche cicogne (Leptoptilos robustus)!
Strano mondo
quello di Flores... piccoli uomini, ratti giganti, elefanti nani, mostruose
cicogne...lo avesse saputo Conan Doyle, altro che “Il Mondo
Perduto”....potrebbe essere spunto per un apocrifo? Che dite?..lo spero!
OK ho visto l’episodio non
c’era nessun ratto gigante indonesiano, DELUSIONE ENORME!
ma c’erano:
“ The
(not giant) Rats of Sumatra (Road tube station)”...tipastri o topastri ?
che piazzavano bombe nella metropolitana.
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