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sabato 2 dicembre 2023

LE MAGICHE BACCHE DELL’INVERNO

 


La lunghissima estate è finita, l’autunno ha portato via le foglie dai rami, che ora si mostrano nudi, ma la natura ci ha fatto un regalo: le colorate bacche che illuminano i boschi!

Ho pensato di raggruppare i diversi tipi di bacche in due gruppi, per non generare confusione …


Bacche Velenose

Berretta del prete, Euonymus europaeus 

È una pianta di modeste dimensioni, che durante la primavera forma dei piccoli fiori bianchi che, in autunno, danno origine a caratteristici frutti rosa acceso, dalla curiosa forma simile al cappello usato dai sacerdoti cattolici. Cresce nei boschi misti di latifoglie.

Tutte le parti della pianta sono velenose e l’ingestione di pochi dei bellissimi semi può risultare mortale, agendo come purgativo violento! Velenosissima.

 


Salsapariglia, Smilax aspera, è una piccola erba rampicante, dal fusto flessibile e delicato, ma cosparso di spine acutissime. Le sue bacche mature sono rosso vivo e ci arrivano passando dal verde, al giallo, all’arancio.

E’ conosciuta dai  bambini perché associata ai Puffi, i celebri ometti blu inventati nel 1958 dal fumettista belga Peyo.  Essa costituisce l’alimento base dei Puffi e guai se venisse a mancare: perderebbero anche il colore blu della pelle!

 


Agrifoglio, Ilex aquifolium, conosciutissimo è una pianta considerata magica, fin da prima dell'avvento del Natale cristiano, anche dalle popolazioni celtiche di tutta Europa.

Il contenuto di saponine come meccanismo di difesa da parte delle piante contribuisce a rendere l'agrifoglio tossico per gli esseri umani poiché irrita lo stomaco e l'intestino, e altri componenti lo rendono dannoso per il sistema nervoso e per il cuore.

L'agrifoglio è uno dei componenti della bacchetta magica acquistata da Harry Potter prima di entrare a far parte della Scuola di magia di Hogwarts.

 


 Bacche Commestibili

 

Corniolo, Cornus mas,  è di solito un arbusto o un alberello dalle belle foglie appuntite, che si riconoscono bene dalle nervature che le percorrono. È specie diffusissima nelle nostre valli.

Le bacche sono buone quando sono di un bel rosso scuro, maturissime, allora non sono più aspre e astringenti, ma hanno un sapore delizioso!

 


Pungitopo, Ruscus aculeatus è un arbusto sempreverde con tipiche tonde bacche rosse (attenzione sono Velenose!) impiegate come ornamento natalizio, appartenente alla Famiglia delle Asparagacee (ricordate questo nome). 

Il suo nome “pungitopo” deriva dall’antico uso che si faceva della pianta in campagna, dove veniva utilizzata dai contadini per difendere i cibi nelle dispense, appunto dai topi.

Si credeva che il pungitopo tenesse lontano il male e che portasse fortuna, infatti un tempo si piantava il pungitopo intorno alla casa per proteggerla.

I germogli di pungitopo sono molto simili agli asparagi selvatici, pertanto si presentano come lunghi e sottili ramoscelli verdi, che di norma spuntano dalla terra in prossimità della pianta. Hanno un gusto amarognolo, raccolti da marzo a maggio, vengono utilizzati in cucina al posto dei costosissimi asparagi.





Ginepro, Juniperus communis, le bacche di questa pianta maturano nel corso di tutto l’anno, ma in autunno la quantità di bacche viola aumenta. Essendo una pianta che non produce né fiori né frutti, è infatti una Gimnosperma, come le Conifere, non si tratta realmente di bacche, ma di coni chiamati galbuli. Assaggiateli quando sono belli maturi e vi stupirete del loro sapore dolce, oltre che aromatico. Il ginepro viene infatti utilizzato in cucina, per aromatizzare soprattutto gli arrosti.

 










giovedì 23 novembre 2023

HAPPY ORIGIN DAY !

 


Festeggiamo oggi il 164esimo Anniversario della pubblicazione di ...

On the Origin of Species by means of Natural Selection”, 

The Book who changed the World Forever!

Approfondiamo  gli avvenimenti che precedettero la pubblicazione del libro. 

Vediamoli allora:

15 marzo 1959: Darwin chiese ad all’amico Joseph Hooker di rileggere e revisionare il manoscritto, per segnalargli eventuali incongruenze

1 Ottobre 1859: Darwin finalmente completava tutte le prove delle sue affermazioni, che aveva voluto aggiungere al testo, nonostante il suo stato di salute fosse pessimo. Il suo editore John Murray, proprietario della Murray Publishing House of London stabilì la data di pubblicazione alla fine di Novembre.

inizi di Ottobre 1859: sentendo il bisogno di allontanarsdi da Londra il più possibile, Darwin si recò presso Ilkley Spa nello Yorkshire  “to ride out the storm” che il suo libro avrebbe creato, e per cercare di curare i suoi soliti disturbi. Non è una novità per nessuno che Darwin credesse fermamente nell’efficacia delle cure termali.

2 Novembre 1859: mentre si trovava presso Ilkley Spa Darwin ricevette la prima copia del suo libro, “On the Origin of Species by means of Natural Selection.”

Per il libro erano stati proposti titoli diversi quali:

– An Abstract of an Essay on the Origin of Species and Varieties through Natural Selection.

– On the Origin of Species and Varieties by means of Natural Selection.

24 Novembre 1859: “Origin of Species” fu posto in vendita nelle librerie al prezzo di 15 scellini. Ne vennero stampate 1.250 copie, la maggior parte delle quali fu venduta in quello stesso giorno, il giorno successivo il libro era esaurito. Fu un successo grandissimo!

9 Dicembre 1859: Darwin ritornava a Down House da Ilkley Spa.

9 Dicembre 1859: John Murray iniziò la stampa della seconda edizione, ne stampò 3.000 copie. Mise in cantiere subito anche una traduzione in Tedesco: Über die Entstehung der Arten 

Vi lascio con qualche quote dal libro, rigorosamente in inglese…tradurre Darwin è un sacrilegio!

Anche perché Darwin è stato annoverato di recente tra i migliori scrittori inglesi. 
E allora mi chiedo perché lo hanno tolto dalle banconote da 10 sterline per metterci lei???




We behold the face of nature bright with gladness, we often see superabundance of food; we do not see or we forget, that the birds which are idly singing round us mostly live on insects or seeds, and are thus constantly destroying life; or we forget how largely these songsters, or their eggs, or their nestlings, are destroyed by birds and beasts of prey; we do not always bear in mind, that, though food may be now superabundant, it is not so at all seasons of each recurring year.


I should premise that I use this term in a large and metaphorical sense including dependence of one being on another, and including (which is more important) not only the life of the individual, but success in leaving progeny. Two canine animals, in a time of death, may be truly said to struggle with each other which shall get food and live. But a plant on the edge of a desert is said to struggle for life against the drought, though more properly it should be said to be dependent on the moisture. A plant which annually produces a thousand seeds, of which only one on an average comes to maturity, may be more truly said to struggle with the plants of the same and other kinds which already clothe the ground. The mistletoe is dependent on the apple and a few other trees, but can only in a far-fetched sense be said to struggle with these trees, for, if too many of these parasites grow on the same tree, it languishes and dies. But several seedling mistletoes, growing close together on the same branch, may more truly be said to struggle with each other. As the mistletoe is disseminated by birds, its existence depends on them; and it may metaphorically be said to struggle with other fruit-bearing plants, in tempting the birds to devour and thus disseminate its seeds. In these several senses, which pass into each other, I use for convenience’ sake the general term of Struggle for Existence.


It is no valid objection that science as yet throws no light on the far higher problem of the essence or origin of life. Who can explain the what is the essence of the attraction of gravity?

Thus, from the war of nature, from famine and death, the most exalted object which we are capable of conceiving, namely, the production of the higher animals, directly follows

ed ora la fine meravigliosa, uno dei brani scientifici più belli in assoluto!

There is grandeur in this view of life, with its several powers, having been originally breathed into a few forms or into one; and that, whiles this planet has gone cycling on according to the fixed law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and most wonderful have been, and are being, evolved."

Voglio mostrarvi ora  alcune Versioni Inglesi del libro, molto belle come grafica delle copertine. In Italia invece le varie case editrici hanno sempre usato copertine brutte, sbiadite e per nulla invitanti! Tanto chi se lo compra,  dicono loro!


  molto bella!



Questa è la versione illustrata e commentata da David Quammen! E' molto bella.

Chi è questo Autore? Vi do un aiutino ha scritto anche  Spilloveril libro che nessuno aveva letto prima del Covid, e poi tutti dicevano di conoscerlo a memoria!



stupenda!



con effetto 3D




altri testi di Darwin





Questo è un magnifico Gioco di Ruolo





per i bambini






HAPPY ORIGIN DAY TO YOU ALL !!!














sabato 11 febbraio 2023

Charlie aveva una Ragazza !

 

Pochi sanno che Emma Wedgwood non è stata il solo grande amore nella vita di Charles Darwin. Fanny Mostyn Owen di Woodhouse fu infatti il suo primo amore.





Fanny era la sorella di William Owen, un compagno di studi di Charles.

I Mostyn Owen e i Darwin erano amici, e Charles era regolarmente invitato a caccia dal fratello di Fanny a Woodhouse, la residenza dei Mostyn Owen nello Shropshire, situata vicino a The Mount. Egli era il favorito del padre di Fanny, William Mostyn Owen, ‘il Governatore’. Darwin sentì parlare di Fanny per la prima volta quando era studente a Edinburgo. Ella presto divento uno dei mtivi per andare a Woodhouse. 

Fanny era un piccolo e delizioso spirito libero, così diverso dalle sue coetanee, sciocche, prive di cultura e svenevoli, che Jane Austin ha così ben descritto nei suoi romanzi. Era molto abile a cavalcare e a cacciare e Charles l’ammirava molto per questo.

Quando Darwin si trasferì a Cambridge, per frequentare l’Università, lui e Fanny si scrivevano molto spesso. Charles conservò le lettere di Fanny per il resto della sua vita, nonostante Fanny concludesse ogni sua lettera scrivendo:” Burn this as soon as read—or tremble at my fury and revenge”(Brucia questa lettera subito dopo averla letta o trema aspettando la mia furia e la mia vendetta)

 

Non ci sono purtroppo arrivate le lettere scritte da Charles, in quanto Miss Woodhouse le occultava in qualche modo, non posso credere che le avesse realmente bruciate!

Charles la descriveva così: the prettiest, plumpest, Charming personage that Shropshire possesses

“Fanny è come tutti sanno la persona più graziosa, con il viso più bello, e la più ricca di fascino di tutto lo Shropshire “e la chiamava “la Belle Fanny”.

Lei chiamava lui “Postillion” e lui la chiamava “Housemaid”.

Solo recentemente sono riuscita a capire l’origine di questi strani soprannomi!

Ovviamente Fanny non leggeva i romanzi della Austin, ma aveva una vera passione per i romanzi gotici di Ann Radcliffe, un misto di sovrannaturale, terrore e storie d’amore in ambientazione storica.


 


Sappiamo che lesse  Mysteries of Udolpho di Ann Radcliffe. Ma fu probabilmente The Romance of the Forest, della stessa Autrice, a cui si ispirò nella sua relazione con Darwin.

Tra I protagonisti troviamo Peter, un Cocchiere (Postillion), e Annette, una Cameriera (Housemaid), che fuggono con i loro padroni verso le rovine di un’antica abbazia nel sud della Francia, nascosta nel folto di una foresta.

In tutte le lettere che Fanny scriveva a Charles, lui era il Cocchiere e lei la Cameriera e naturalmente la tenuta di Woodhouse era The Forest.

Molto spesso cavalcavano assieme attraverso la campagna e si rotolavano felici in campi di fragole selvatiche, scambiandosi teneri baci…….

Erano gli anni in cui Darwin studiava al Christ’s College di Cambridge; fu per lui un periodo molto felice. Più tardi egli scrisse “Upon the whole, the three years I spent at Cambridge were the most joyful of my happy life”.

 

Beetles mania

In quel periodo Charles sviluppò una vera e propria mania per la raccolta di scarafaggi; lui e il cugino William Darwin Fox, facevano vere e proprie battute di caccia cercando specie rare di scarafaggi, nelle campagne attorno a Cambridge.

Ma Darwin pensava sempre a Fanny, infatti le inviò come regalo una delle più belle e rare farfalle inglesi (Papilio machaon britannicus), una farfalla spettacolare, larga 9 cm; questa specie all’epoca si trovava anche nel Cambridgeshire. Lei ne fu incantata.

 

L’entusiasmo di Darwin per gli scarafaggi era leggendario …. egli scrisse: “nessun poeta si è mai sentito più deliziato nel veder pubblicato il suo primo poema, di me quando vidi nella rivista Illustrations of British Insects le parole magiche, “catturato da C.Darwin, Esq.”

Fanny rimproverava Charles, lamentandosi del fatto che lui preferisse gli scarafaggi a lei!

Gli scrisse:” Perché non sei tornato a casa per Natale? Immagino che I tuoi cari Scarafaggi ti abbiano trattenuto! Se ti avessi scritto di aver trovato un esemplare di Scrofulum morturorum tu saresti tornato a casa velocemente!” Chiaramente non deve essere stato bello per Fanny sapere che Charles fosse più interessato agli scarafaggi che a lei!

 

A long voyage

 Poi per Darwin arrivò la proposta del Viaggio …

Immaginate la reazione di Fanny, quando seppe che Charles sarebbe stato lontano da lei per 3 anni, che poi sappiamo divennero 5!

Sentendo che Darwin voleva salutarla, prima della sua partenza per il grande Viaggio a bordo della HMS  Beagle , Fanny gli espresse il suo intenso rincrescimento, perché si trovava nel  Devonshire con la famiglia e non le era permesso tornare a Shrewsbury, quindi gli inviò una lettera.

My dear Charles I do hope you will enjoy yourself & be the happiest of the happy, I would give anything to see you once more before you go, for it does make me melancholy to think the time you are to be away.

You say what changes will happen before you come back—“& you hope I shall not have quite forgotten you—” I doubt not you will find me in status quo at the Forest, only grown old & sedate —but wherever I may be whatever changes may have happen’d none there will ever be in my opinion of you —so do not my dear Charles talk of forgetting!! the many happy hours we have had together from the time we were Housemaid & Postillion together, are not to be forgotten—& would that there was not to be an end of them!!

(Mio caro Charles, spero che ti piaccia il viaggio e che tu sia felicissimo, darei qualsiasi cosa per poterti vedere ancora una volta prima che tu parta, e sono molto triste pensando a tutto il tempo in cui tu sarai lontano da me.

Tu mi chiedi quali cambiamenti ci saranno prima del tuo ritorno e speri che io non ti avrò dimenticato. Non credo che tu mi troverai come sono adesso a Woodhouse, solamente più vecchia e tranquilla; ma ovunque io possa essere, qualsiasi cambiamento possa essere avvenuto, non cambierò mai i sentimenti che ho per te; quindi caro Charles non dire che ti dimenticherò!!!

Le molte ore felici che abbiamo trascorso insieme, quando eravamo Housemaid & Postillion, non saranno dimenticate e questo non finirà mai.)

Ho lasciato il testo inglese perché era un peccato cambiare questa bellissima Lettera d’Amore, ho messo comunque anche la traduzione.

Allora Fanny ricamò per lui un portamonete, con la scritta: I remain Dr. C. yrs truly Fanny O

Cosa accadde a Fanny dopo la partenza di Charles non è noto ma …

ENTRO 12 GIORNI DALLA PARTENZA DEL BEAGLE, FANNY SI FIDANZÒ con Robert Myddelton Biddulph di Chirk Castle !!!

12 giorni dico, ma come è possibile dopo tutto l’amore che diceva di provare per Charles, è veramente incredibile!

Ma non finisce qui …

 

Solo quattro mesi dopoquando Charles arrivò in Brasile, trovo una lettera della sorella che lo informava che Fanny aveva sposato un nobile gallese. La notizia distrusse completamente il povero Charles, che stringeva ancora incredulo tra le mani il portamonete che Fanny aveva ricamato per lui.

 

Did they live happily ever after?

 Ma, c’è sempre un ma, il matrimonio di Fanny non fu felice, il marito la trattava male, era un uomo dissoluto ed incredibilmente egoista. Inoltre la suocera era un essere odioso.

A parte una breve visita al suo ritorno dal viaggio del Beagle, mentre Fanny non stava bene ed era incinta da circa sei mesi del suo terzo figlio, Darwin non la vide più. Durante gli ultimi mesi del viaggio, era stato informato che lei sembrava tristemente ammalata e magra, e che avrebbe faticato a riconoscerla tanto era cambiata da quando era la ragazza robusta che conosceva. Non sappiamo cosa abbia pensato Darwin quando la incontrò alla fine del 1836, ma Fanny fu toccata dalla sua visita a dai fiori che lui le regalò. Ella aveva chiaramente desiderato rivederlo, come riferì Susan Darwin dopo una visita a Woodhouse.

  

Sarebbe stata diversa la vita di Darwin se avesse sposato “la Belle Fanny” anziché “la Pia Emma”?

Secondo me sì, diversa e migliore!

 

mercoledì 18 gennaio 2023

IL VERGA, I LUPINI, LE VONGOLE e ... LINNEO

 



Ebbene sì sono qui di nuovo a parlarvi di un autore che non mi è mai piaciuto e continua a non piacermi. Si tratta di Giovanni Verga, autore del romanzo “I Malavoglia” la cui lettura viene imposta agli allievi del Quinto Anno della Scuola Secondaria Superiore (per i non addetti ai lavori … delle Superiori). Ricordo ancora con sgomento quando fui costretta a leggerlo in 2 giorni, causa un’interrogazione. Il libro mi apparve scritto in una lingua ostica, che non era italiano, ma neanche il dialetto siciliano di Camilleri (che adoro). Quindi fu un impatto forte e poi la trama ove ad una disgrazia ne seguiva un’altra, e via così fino alla fine. Poi diciamocelo anche statisticamente una sequela di eventi avversi è un fatto impossibile!

So che vi starete chiedendo … ma questa persona perché ci sta tediando con le sue ambasce giovanili?

Nessun problema, poi passeremo a parlare dei nostri amati organismi viventi!

Ora per i pochi fortunati che non hanno fatto la mia esperienza vi metto un riassunto della trama di questo libro!

 I Malavoglia narra di una famiglia di pescatori che investono un piccolo capitale per acquistare un carico di lupini (peraltro avariati) da un loro compaesano, certo Zio Crocifisso, lupini che poi avrebbero rivenduto per fare affari e diventare così commercianti. Padron 'Ntoni affida l'incarico al figlio Bastianazzo perché vada a venderli a Riposto. Ma durante il viaggio la loro barca “la Provvidenza” subisce un naufragio e così il carico di lupini si perde in mare e Bastianazzo, figlio di Padron 'Ntoni, che era stato fino a quel momento la principale fonte di sostentamento della famiglia, muore.

Il debito dei lupini deve ancora essere saldato e inoltre ci sono anche le spese per la riparazione della Provvidenza, che deve essere sistemata, perché è indispensabile per la pesca.

Queste disgrazie porteranno la famiglia nel disonore e nella miseria: per pagare il carico di lupini invenduti devono cedere la casa di famiglia (la casa del Nespolo, appunto) che solo verso la fine del romanzo riusciranno a ricomprare.


Dico la verità era tanta la noia della lettura di questo libro, che dando per scontato che i lupini fossero dei vegetali, non feci neppure una ricerca per vedere che aspetto avessero, cosa che faccio sempre.

Poi il colpo di scena … la scorsa estate entrando in una pescheria mi cadde l’occhio su una ciotola colma di invitanti vongole, ma attenzione sul recipiente vi era un cartellino ove era scritto Lupini!

Ma come dopo aver passato una vita a pensare che i famigerati lupini fossero un comune legume, scopro che sono invece animali e in particolare Molluschi!

 Bene ora mi sembra giunto il momento di parlare delle due specie incriminate …qualcosa tipo NCIS Aci Trezza.

 

Prima Ipotesi: i lupini sono legumi

 

 Se i lupini fossero legumi, sarebbero dei semi di Lupinus alba, diffusi e consumati nel catanese.

 Lupinus alba è una specie che appartiene alle Fabacee o Leguminose. È una pianta che produce belle spighe di fiori bianchi, dalla cui fecondazione si formano dei baccelli, che contengono dei fagioli piatti, i lupini appunto!

 Il lupino è una delle più antiche piante di leguminose originarie del bacino mediterraneo, dove ne era diffusa la coltivazione e il consumo alimentare. Si adatta molto bene anche ai terreni più aridi e poveri di sostanze nutritive.

I semi prodotti dalle piante di lupino contengono elevate percentuali di alcaloidi amari talvolta velenosi, come la lupotossina, che devono essere eliminati mediante prolungati lavaggi successivi e bollitura.

I Malavoglia adesso farebbero affari d’oro, perché i lupini bianchi sono ritornati in auge negli ultimi anni, soprattutto grazie al loro alto valore proteico, che li rende l'alimento perfetto per vegani e vegetariani. Inoltre, si tratta di un alimento privo di glutine e con basso indice glicemico, ideale quindi anche per chi soffre di diabete.

 


Seconda Ipotesi: i lupini sono Molluschi


 Se i lupini fossero vongole … vediamo se si riesce ad assegnare loro un nome scientifico!

Dovete sapere che quelli che vengono chiamati erroneamente” Invertebrati” sono un raggruppamento fittizio, che contiene migliaia di specie; le vongole appartengono al Phylum Molluschi, Ordine Bivalvi. Io non mi sono mai occupata di Molluschi e così credevo che il nome comune vongola contenesse pochissime specie … e invece no ci sono molte specie, vediamole!

Chamelea gallina (Linnaeus 1758), vongola comune o vongola gallina, che vive sui fondali sabbiosi filtrando l’acqua.

 e poi eccolo ...

Dosinia exoleta (Linnaeus 1758), lupino, che è però più tosta della precedente perché … vive prevalentemente nei fondi sabbiosi, in cui si nasconde per sfuggire ai predatori, lasciando all'esterno solo l'apertura del proprio sistema filtrante. Così facendo questo bivalve può ricevere acqua ricca d'ossigeno dal mare, e catturare allo stesso tempo i microorganismi utili alla sua nutrizione.

Mi dicono anche che abbiano un gusto più intenso simile alle vongole veraci.

Ma facciamo ora una digressione. Cercando tra le diverse specie di vongole ne ho vista una dal nome a dir poco sorprendente, ho trovato infatti una specie con questo binomio linneiano, che dovete ammettere è ben strano!

Meretrix meretrix (Linnaeus 1758) vongola del Pacifico

Ma conoscendo quel vecchio lussurioso di Linneo mi è venuto un dubbio e quindi dopo aver osservato la forma del bivalve ho visto nella parte laterale una struttura concava che ricorda … guardate anche voi.

 


Comunque chi conosce bene Linneo sa che di scherzi con i nomi ne ha fatti tantissimi, poverino si annoiava, provate voi ad inventare i nomi per ben 3.500 specie!


Ma eccoci alla conclusione, dobbiamo decidere!

 

Le mie conclusioni: sono legumi

 _I Malavoglia sono una famiglia di pescatori, perché mai dovevano acquistare a caro prezzo ciò che potevano ottenere dal mare

 _Nel romanzo si insiste molto sul fatto che per l'affare dei lupini i Malavoglia si sono incaricati solo come trasportatori

 ­_ Bisogna considerare anche che le vongole hanno una durata minore rispetto ai legumi, sarebbero resistite a un ulteriore viaggio?

 ­_ E poi sembra che i lupini, i legumi intendo, si pensava portassero sfortuna, come mai?


Una leggenda popolare narra che la Sacra Famiglia, inseguita dai soldati di Erode, si nascose in un campo di lupini. Le piante allora producevano semi dolci, ma in quel momento di fioritura erano molto alte e al passaggio della famiglia frusciarono più del dovuto; il rumore mise in pericolo la Sacra Famiglia e per questo la Madonna maledisse i lupini, che da allora persero altezza e dolcezza.

Verga conosceva questa leggenda e infatti anche nel suo romanzo i lupini portarono molta sfortuna alla famiglia dei Malavoglia.

 

Verga o non Verga scusate ma io a questo fatto che la vergine Maria maledisse dei fiori non posso credere! Sono comunque gente strana …