Genio e sregolatezza, passione e audacia: sono questi i termini più adatti e significativi per descrivere e raccontare la biografia di uno dei personaggi più importanti e affascinanti di tutta la storia dell’Astronomia: Tycho Brahe.
Era nato il 14 dicembre del 1546 in Danimarca, nel Castello di Knutstorp, oggi in territorio svedese, ma allora parte del territorio Danese. Tycho era figlio di Otto Brahe e Beate Bille, due ricchissimi e importanti membri della nobiltà danese.
Purtroppo però, la sventura bussò prestissimo alla sua porta: alla tenera età di 2 anni egli venne rapito dallo zio paterno e consigliere del Re, Jorgen Brahe, in quanto quest’ultimo non aveva figli.
Ed ecco che immediatamente i nostri pensieri vanno, oltre che al piccolo Tycho, anche ai genitori, disperati e in lacrime per il tragico avvenimento… o forse no?
La risposta è: tragicamente, no! I genitori di Tycho non fecero assolutamente nulla per riaverlo con sé; dunque il giovane studiò astronomia a Copenaghen, Wittenberg e Basilea, aiutato economicamente dallo zio-rapitore.
Già da ragazzo, e nonostante le sue travagliate vicende biografiche, egli dimostrò uno spiccato senso critico e capì ben presto che il progresso nella Scienza Astronomica poteva essere ottenuto solo con un’osservazione rigorosa e sistematica, attraverso l’uso di strumenti accurati e precisi. Il 21 agosto 1560 ci fu un'eclissi di sole che impressionò profondamente il giovane Tycho.
Nel 1565 lo zio Jorgen morì e Brahe ricevette una sostanziosa eredità che, malgrado l'opposizione della famiglia, scelse d'investire nelle sue ricerche in campo astronomico. Ah sapete come morì lo zio? In un modo singolare naturalmente … in seguito a una polmonite contratta durante il salvataggio del Re di Danimarca, state pensando ad una battaglia? No sbagliato! era caduto in un canale di Copenaghen, sarà stato un po’ su di giri?
Fondamentale nella fantastica biografia del nostro Tycho, però è sicuramente il suo naso. Già avete capito bene: il naso! Quando era ancora studente, e precisamente il 29 dicembre 1566, Brahe ebbe una discussione con un certo Manderup Parsbjerg durante un ballo a casa di un suo professore universitario, la contesa sarebbe nata da un semplice disaccordo matematico.
Nel duello al buio che ne seguì, egli perse parte del setto nasale. Per tutto il resto della sua vita Tycho fu dunque costretto a portare una protesi d’oro rosso, anche se recenti studi sui resti del suo corpo indicherebbero che il materiale della protesi in realtà fosse rame. L’ipotesi più plausibile è che il povero Tycho indossasse una protesi d’oro rosso (molto pesante) durante i ricevimenti mondani, mentre invece portasse una protesi di rame nella vita di tutti i giorni.
Nel novembre del 1572 Tycho osservò una nuova stella molto luminosa nel cielo, apparsa improvvisamente nella costellazione di Cassiopea, che osservò per un anno, studiandone la variazione di luminosità. Poiché fin dall’antichità si riteneva che il Cielo delle Stelle Fisse fosse immutabile ed eterno, questa scoperta fu un’importante conferma e un grande appoggio per la confutazione dell’immutabilità delle sfere celesti. Tycho pubblicò nel 1573 un piccolo libro, De Stella Nova, nel quale egli descriveva una “nuova stella”, che oggi noi sappiamo essere stata una supernova.
Brahe purtroppo credeva in un modello ibrido geo-eliocentrico, detto poi tyconico, secondo il quale tutti i pianeti ruotavano attorno al sole, e questo sistema poi ruotava attorno alla Terra immobile e al centro dell’Universo … orrore e raccapriccio!!!
E l’amore? Poteva essere senza problemi? No! nel 1572 si innamorò di donna non nobile: Kirsten figlia di Jørgen Hansen, il pastore luterano di Knudstrup. I due si sposarono malgrado l'opposizione della famiglia, ed ebbero sei figli, ma né Kirsten, né i figli diventarono nobili.
L’intelligenza e l’abilità di Tycho non passarono di certo inosservate e Federico II Re di Danimarca, per timore di perderlo gli donò l’isola di Hveen e si impegnò a costruirgli un osservatorio a spese dello stato. Nacque così un maestoso edificio chiamato Uranjborg (castello del cielo), nel quale egli compì numerose ed importanti osservazioni. Il castello infatti possedeva torri di osservazione con tetti mobili, una biblioteca, un laboratorio di alchimia e altri locali di lavoro. Era una meraviglia!
Purtroppo però, conosciamo bene il titanico carattere del nostro caro Tycho, e non ci deve sorprendere il fatto che, esaltato e megalomane, egli iniziò ben presto a tiranneggiare i poveri abitanti dell’isola di Hveen, a tutti gli effetti suoi sudditi.
Nel suo castello si circondò persino di una stranissima “corte”, composta da un “nano-buffone” di nome Jepp. I due erano molto amici, ma non potevano sedere assieme a tavola, a causa della differenza di classe; e allora Brahe pensò bene di risolvere il problema facendo mangiare Jepp sotto il tavolo!
Inoltre aveva un alce, di nome Rix, come “animaletto domestico”, che lo seguiva ovunque, come un cagnolino nonostante le sue dimensioni gigantesche! Rix amava la birra in modo incredibile; Tycho lo portava a tutte le feste, purtroppo il tapino morì cadendo dalle scale dopo una serata particolarmente alcolica. Prosit!
La Strana Coppia |
Dopo la morte di Federico II, Brahe si trasferì a Praga nel 1598 a causa di disaccordi insanabili con il nuovo re di Danimarca Cristiano IV, di cui riparleremo.
A Praga l’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, su cui si potrebbe scrivere più di un articolo, gli consentì di costruire un nuovo osservatorio, in un castello a Benátky, a 50 km da Praga, nel quale Tycho compì osservazioni con un’accuratezza impareggiabile per i suoi tempi. Nel 1599 Tycho invitò a Praga Johannes Kepler, per assisterlo nelle sue ricerche e aiutarlo con le orbite dei pianeti.
Il rapporto tra i due era burrascoso, perché Kepler era un copernicano convinto e Tycho … ne abbiamo già parlato! Comunque Kepler lavorò sui dati dell’orbita di Marte, fornitegli da Brahe, scoprendo che l’orbita non era una circonferenza, bensì un’ellisse!
Al termine di una vita così tormentata e ricca di esperienze di tutti i tipi, la morte di Tycho non poteva che essere un complesso e intricato “cold case”, degno delle più importanti indagini stile telefilm americano! Allora i fatti …
Il 13 ottobre 1601 Brahe fu invitato ad un banchetto e all'epoca era considerata cattiva educazione alzarsi da tavola prima del proprio anfitrione, anche per recarsi in bagno! Durante il banchetto, Brahe ebbe necessità di liberarsi, ma per non peccare di scortesia si trattenne più di quanto fosse raccomandabile. Questo gli provocò la lacerazione totale della vescica. Dopo undici giorni di dolorosa agonia, Tycho spirò a Praga il 24 ottobre 1601.
Quando la sua tomba venne aperta nel 1901, a 300 anni dalla sua morte, vennero trovate quantità anomale di mercurio nella barba e nei baffi!
Il 15 novembre 2010, la salma di Tycho venne riesumata nuovamente a Praga per ulteriori analisi e approfondimenti: al lavoro un gruppo di scienziati guidati dall’archeologo danese Jens Vellev, dell’Università di Aarhus (Danimarca). I risultati vi state chiedendo?
Nessuno … questi geni non trovarono tracce di veleni e neppure il mercurio! Che cocente delusione!
Riguardo alle cause della sua morte vennero fatte diverse ipotesi, vediamole.
1) Brahe morì avvelenato involontariamente dal mercurio, che egli utilizzava per i suoi studi di Alchimia; il tutto appare però poco plausibile, dato che Tycho ben conosceva la pericolosità della sostanza.
2) Il colpevole era Kepler, ipotesi non ammissibile, anche per la correttezza estrema del grande astronomo e matematico tedesco.
E allora …
3) Tycho venne ucciso dal cugino Erik Brahe, giunto a Praga poco prima della tragedia. Costui era in realtà un sicario ingaggiato dal Re di Danimarca Cristiano IV. Ma cosa importava di Tycho al Re?
C’era un motivo importante Cristiano era chiamato “il Re Bastardo” perché tutti dicevano che fosse figlio di Brahe, che nel periodo in cui lui nacque era l’amante della Regina Sophie! Così lo fece uccidere, come se la cosa potesse cambiare qualcosa!
Vi metto le fotografie per un confronto …comunque Cristiano è sepolto nella cattedrale di Roskilde, fare un’analisi del DNA, risolverebbe tutto!
Cristiano IV |
Regina Sophie |
Alcuni storici pensano che questa storia abbia ispirato a Will Shakespeare il suo Amleto, terminato nel 1602 e ambientato in Danimarca. Ricordate la battuta: C’è del marcio in Danimarca (Something is rotten in the state of Denmark) ? Eh …
Ma dimentichiamoci di tutto questo … il grandissimo astronomo Tycho Brahe riposa, sotto un cielo di stelle, nella bellissima chiesa di Santa Maria in Týn a Praga.
Il tono brioso del mio articolo non vi ha certo fatto pensare che io ho sempre avuto un’ammirazione smodata per Lui. Così 4 anni fa uno di quelli che i miei amici, gente strana come me Storici della Scienza, chiamano Pilgrimage, mi ha portata a Praga per rendere omaggio a Tycho. Vi metto le immagini che ho scattato.
Vi lascio con un consiglio di lettura:
L'uomo dal naso d'oro. Tycho Brahe e Giovanni Keplero: la strana coppia che rivoluzionò la scienza di Kitty Ferguson
Tutti gli altri saggi sono in altre lingue: inglese, ma spesso in tedesco e danese!