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sabato 24 novembre 2018

HAPPY ORIGIN DAY, CHARLES !






Ho voluto ricordare questo evento, perché ultimamente, quando si parla di Teoria dell'Evoluzione il nome di  Darwin viene sempre associato a quello di Wallace, come se la teoria fosse stata concepita da entrambi e con lo stesso livello di approfondimento. Non è così … e la cosa mi da fastidio!

Per ribadire questo concetto  ho deciso di approfondire gli avvenimenti che precedettero la pubblicazione del libro. Vediamoli allora:

15 marzo 1959: Darwin chiese ad all’amico Joseph Hooker di rileggere e revisionare il manoscritto, per segnalargli eventuali incongruenze

1 Ottobre 1859: Darwin finalmente completava tutte le prove delle sue affermazioni, che aveva voluto aggiungere al testo, nonostante il suo stato di salute fosse pessimo. Il suo editore John Murray, proprietario della Murray Publishing House of London stabilì la data di pubblicazione alla fine di Novembre.

inizi di Ottobre 1859: sentendo il bisogno di allontanarsdi da Londra il più possibile, Darwin si recò presso Ilkley Spa nello Yorkshire per “ride out the storm” che il suo libro avrebbe creato, e per cercare di curare i suoi soliti disturbi. Non è una novità per nessuno che Darwin credesse fermamente nell’efficacia delle cure termali.

2 Novembre 1859: mentre si trovava presso Ilkley Spa Darwin ricevette la prima copia del suo libro, “On the Origin of Species by means of Natural Selection.”

Per il libro erano stati proposti titoli diversi quali:

An Abstract of an Essay on the Origin of Species and Varieties through Natural Selection.

On the Origin of Species and Varieties by means of Natural Selection.

24 Novembre 1859: “Origin of Species” fu posto in vendita nelle librerie al prezzo di 15 scellini. Ne vennero stampate 1.250 copie, la maggior parte delle quali fu venduta in quello stesso giorno, il giorno successivo il libro era esaurito. Fu un successo grandissimo!

9 Dicembre 1859: Darwin ritornava a Down House da Ilkley Spa.

9 Dicembre 1859: John Murray iniziò la stampa della seconda edizione, ne stampò 3.000 copie. Mise in cantiere anche una traduzione in Tedesco.

ed ora uno scoop …


fine Dicembre 1859: Lord Palmerston, allora Primo Ministro, su suggerimento del Principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha , consorte  della  regina Vittoria, propose un cavalierato per Darwin….ma la Chiesa era già in agguato…e tutti sanno come prosegue la storia!

Questa novità del Principe Consorte mi ha colpito e vedrò di approfondirla … so stay tuned

Vi lascio con qualche quote dal libro, rigorosamente in inglese…tradurre Darwin è un sacrilegio!
Anche perché Darwin è stato annoverato di recente tra i migliori scrittori inglesi.


We behold the face of nature bright with gladness, we often see superabundance of food; we do not see or we forget, that the birds which are idly singing round us mostly live on insects or seeds, and are thus constantly destroying life; or we forget how largely these songsters, or their eggs, or their nestlings, are destroyed by birds and beasts of prey; we do not always bear in mind, that, though food may be now superabundant, it is not so at all seasons of each recurring year.

I should premise that I use this term in a large and metaphorical sense including dependence of one being on another, and including (which is more important) not only the life of the individual, but success in leaving progeny. Two canine animals, in a time of death, may be truly said to struggle with each other which shall get food and live. But a plant on the edge of a desert is said to struggle for life against the drought, though more properly it should be said to be dependent on the moisture. A plant which annually produces a thousand seeds, of which only one on an average comes to maturity, may be more truly said to struggle with the plants of the same and other kinds which already clothe the ground. The mistletoe is dependent on the apple and a few other trees, but can only in a far-fetched sense be said to struggle with these trees, for, if too many of these parasites grow on the same tree, it languishes and dies. But several seedling mistletoes, growing close together on the same branch, may more truly be said to struggle with each other. As the mistletoe is disseminated by birds, its existence depends on them; and it may metaphorically be said to struggle with other fruit-bearing plants, in tempting the birds to devour and thus disseminate its seeds. In these several senses, which pass into each other, I use for convenience’ sake the general term of Struggle for Existence.

It is no valid objection that science as yet throws no light on the far higher problem of the essence or origin of life. Who can explain the what is the essence of the attraction of gravity?

Thus, from the war of nature, from famine and death, the most exalted object which we are capable of conceiving, namely, the production of the higher animals, directly follows

ed ora la fine meravigliosa, uno dei brani scientifici più belli in assoluto!

There is grandeur in this view of life, with its several powers, having been originally breathed into a few forms or into one; and that, whiles this planet has gone cycling on according to the fixed law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and most wonderful have been, and are being, evolved.”

venerdì 16 novembre 2018

Il Dahu un paradosso evolutivo


 

In questo periodo si parla tanto di "Animali Fantastici"


ma senza scomodare la bravissima J.K. Rowling, anche noi Italiani abbiamo un vasto Bestiario di Animali Leggendari. Ad ognuno di voi in questo momento immagino verrà alla mente un animale fantastico di cui avete sentito parlare.

Per quanto mi riguarda io conosco da sempre un animale, che è in realtà più una chimera, che vive sulle montagne della Val d'Ossola il Bazalisch. Questo animale leggendario ha il corpo di serpente, la testa di un gallo, gli artigli di un'aquila e le ali di un vero Drago!
Tutti i Bazalisch nascono da un uovo senza tuorlo, deposto da un gallo e covato da un rospo; e sono in grado di paralizzare un essere umano con il loro sguardo.

Ma torniamo al Dahu … lo scorso ottobre, mentre ero all'interno del Forte di Bard in Val d'Aosta, ho avuto modo di visitare il Museo delle Alpi, che raccomando a tutti coloro che sono interessati alla Biodiversità e alla Geologia Alpina.

Entrando nel Museo mi sono trovata davanti a questo animale … il Dahu appunto!



Si tratta di un Camoscio/Stambecco/Capra selvatica, che ovviamente non sono stata in grado di classificare … poi ho notato la caratteristica peculiare di questo animale: l'asimmetria dei suoi arti!
Ha le due zampe di un lato del corpo, quelle a monte, molto più corte delle altre due poste a valle!
 Un animale leggendario che dicono sia diffuso sulle Alpi di lingua francofona.

Diciamo che da evoluzionista accanita, come io sono, in questo animale ho visto subito qualcosa che abbassava, ma di molto la sua Fitness!





Ma proseguiamo… il nome scientifico è Dahutus montanus (certo il binomio non gli fu assegnato da Linneo) e comprende 4 sottospecie, che però io direi essere delle vere specie separate, come vi  spiegherò più avanti. Eccole:
  1. Dahutus montanus senesterus o levogiro (a destra nell'immagine)
    che gira sempre in senso orario attorno alla montagna.
  2. Dahutus montanus desterus o destrogiro (a sinistra nell'immagine)
    che gira sempre in senso antiorario attorno alla montagna.
  3. Dahutus montanus crescens o crescente frontalmente
    le due zampe più corte sono le anteriori 
  4. Dahutus montanus decrescens o calante frontalmente
    le due zampe più corte sono le posteriori 
Se siete già basiti vi informo che non finisce qui !
 
Capirete che questa asimmetria marcata degli arti e l'innata curiosità di cui pare siano dotati i Dahu,  non li aiutano  nella Lotta per la Sopravvivenza; infatti basta mettersi alle loro spalle fischiare e l'animale girandosi si troverà con le zampe corte a valle e poi rotolerà miseramente lungo il pendio, mettendo così fine alla sua stramba esistenza.
E se ci pensate un attimo questo vale per tutte e quattro le specie!
 
 
 
 
Ma le cose peggiori accadono durante la stagione degli amori e  per facilitare la comprensione di quanto vi racconterò vi invito a guardare questo video, che io stessa ho potuto vedere nel Museo al castello di Bard.
 
 
La possibilità di accoppiamento tra le sottospecie levogire L e destrogire D sono nulle!
Come esempio consideriamo un maschio D che avvista una femmina L le si avvicina, ma mi capite per accoppiarsi con lei deve girarsi e avvicinarsi da dietro … ma se si gira cade!
E' possibile invece l'accoppiamento  L+ L e  D+ D, sempre che durante l'accoppiamento non si distraggano (accade facilmente) e non rotolino verso valle, poveri!
 
 
Ricordate che vi avevo detto che a mio parere quelle del Dahu non sono 4 sottospecie, bensì 4 specie perché se ci rifacciamo alla definizione biologica di specie  di Dobzhansky e Mayr, la specie è rappresentata da quegli individui che incrociandosi tra loro generano  una prole illimitatamente feconda. I dahu non verificano neanche la prima condizione … cioè non si incrociano! 
 
Credo di aver dimostrato, usando la Biologia evoluzionistica, che i DAHU NON ESISTONO! anche se sono animali simpatici.
 
Spero che questo mio piccolo gioco evoluzionistico vi abbia divertito, vi lascio con un'immagine di Darwin che mi sembra eloquente …