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lunedì 24 dicembre 2018

HAPPY EVOLUTIONARY CHRISTMAS!


Innanzitutto il più bel Evolutionary Xmas Tree del web, realizzato da me …e quindi con copyright!...scherzo è un regalo per tutti i lettori del mio Blog !

Ed ora una versione darwiniana del famoso "The Twelve Days of Christmas", che mi è sempre piaciuto, finché di recente ho scoperto che i numeri della Filastrocca sono legati ad inusitati passi della Bibbia !


"The Twelve Days of Darwin"


On the Twelfth day of Darwin my true love gave to me
Twelve speciations,
Eleven clades converging,
Ten branches diverging,
Nine variations,
Eight ancient fossils,
Seven atolls forming,
Six males displaying,
Five finch beaks,
Four mockingbirds,
Three breeds of doves,
Two tortoise shells,
And a grandeur in this view of life.




Lyrics by Thomas R. Holtz, Jr., to the Tune of "The Twelve Days of Christmas" (Traditional) composed February, 2009, in honor of Charles Robert Darwin

BUONE FESTE A TUTTI !

 

martedì 11 dicembre 2018

Darwin in Edinburgh

 
 
 

I due anni trascorsi da Charles Darwin a Edimburgo, di solito considerati un periodo poco utile alla sua formazione, furono invece importantissimi per l'acquisizione di conoscenze biologiche e geologiche.

 

 

Nell’ottobre del 1825 il lungimirante Dott. Robert Darwin pensò bene di mandare il figlio Erasmus Alvey, che già aveva seguito studi di Medicina a Cambridge, e il povero Charles, il cui unico interesse era il mondo naturale, ad Edimburgo per seguire corsi di Medicina e ripetere così l’iter universitario, che lui e il padre Erasmus avevano percorso.
I due ragazzi furono comunque felici di vivere finalmente liberi in una grande città come Edimburgo, chiamata l’Atene del Nord.
Come mai Edimburgo era conosciuta come l’Atene del Nord? La città visse intensamente il periodo dell’Illuminismo e, quando in seguito al degrado della città vecchia, molti edifici crollarono, si decise di costruire una nuova città in stile neoclassico ellenistico. A Calton Hill venne addirittura costruito un mausoleo, che esiste ancora oggi, che voleva ricordare il Partenone: The National Monument of Scotland.
 
 
Edimburgo era una città di grandissimi contrasti, infatti non molto lontano dai bellissimi edifici da poco costruiti si trovava la zona malfamata di Cowgate, abitata da persone estremamente povere e da pericolosi malviventi; era anche il luogo dove vivevano gli immigrati Irlandesi.
 
 
Edimburgo viveva inoltre  in quegli anni contrasti religiosi tra Calvinisti ed Anglicani; più importante però era lo spirito indipendentista che voleva una Scozia Indipendente dall’Inghilterra, risvegliato dai numerosi romanzi storici, ambientati in Scozia, scritti da Sir Walter Scott, più conosciuto per essere l’autore di “Ivanhoe”.
 
Fu in questa città in fermento che nell’ottobre 1825 arrivarono i Ragazzi Darwin.
Presero casa in Lothian Street, presso la pensione di Mrs. Mackay; si trattava di due stanze comunicanti e un salotto, che Charles definì: “very nice & light”. Le stanze si trovavano al quarto piano; questo era un altro inatteso aspetto di Edimburgo, una città in verticale, alcuni degli alloggi che avevano visionato erano al settimo e ottavo piano. In luoghi troppo pericolosi per essere visitati, le abitazioni erano alte fino a tredici piani!
 
 
Erasmus e Charles non fecero amicizie durante l’anno accademico 1825/1826, stavano sempre insieme e leggevano molto; Erasmus (Eras) fu lo studente che chiese più libri in prestito! Era comunque un fatto prevedibile dato che Charles aveva solo 16 anni e che immagino il fratello di 21 anni lo volesse proteggere.
Charles seguì l’iter classico di Medicina iscrivendosi ai corsi di: Anatomia, tenuto da Alexander Monro tertius, Chirurgia, Pratica ospedaliera, Materia Medica (Farmacologia) ed altri corsi collegati. Si iscrisse inoltre al corso di Chimica tenuto dal bravissimo Thomas Charles Hope, anche se non seguì il Laboratorio pratico di Chimica, gettonatissimo tra gli studenti. Questo è veramente strano pensando che lui ed Eras avevano fatto “fuoco e fiamme” nel loro laboratorio a Shrewsbury.
Il corso tenuto da Professor Monro venne definito da Charles “noioso e disgustoso”
ed aveva ragione Monroe si presentava davanti alla classe indossando i suoi guanti senza dita, un bisturi rugginoso in una mano, un forcipe insanguinato nell’altra e un grembiule a quadri di cotone legato con spago a completare il suo costume da anatomista...capiamo perché suscitasse disgusto!
Nel secondo anno seguì il corso di Storia Naturale di Robert Jameson, di cui parlerò più avanti.

Occorre ora che io spieghi un fatto importante: ad Edimburgo oltre all’Università esistevano Scuole Private indipendenti, specialmente per quanto riguardava Anatomia; erano scuole “innovative” dove si faceva dissezione su cadaveri di persone morte da poche ore. La necessità di tutti questi cadaveri “freschi” creò un orribile traffico, gestito dai Body Snatchers.
Esisteva in Edimburgo, nel periodo tra il 1820 e il 1828, una rete di ladri di cadaveri, i Body Snatchers appunto, che rubavano durante la notte cadaveri appena sepolti e li vendevano alle Scuole di Anatomia.
Il massimo dell’orrore si ebbe quando nel 1828, l’anno successivo alla partenza di Charles, due immigrati irlandesi, William Burke e il suo complice William Hare, uccisero 16 persone nella zona di Cowgate, i cui cadaveri venivano portati immediatamente alla Scuola privata del Dott. Robert  Knox, dove venivano ben pagati. Il prezzo stabilito era di 8£ in inverno e 10£ in estate, prezzi stagionali legati a problemi di conservazione. Erano cifre alte se si pensa che l’affitto annuale per un lavoratore irlandese era di 4£. I due assassini vennero poi catturati e giustiziati.
All’epoca la Legge ammetteva l’uso dei cadaveri di persone povere, morte entro le strutture statali, quali carceri, o case di accoglienza per indigenti; questo significa che il Professor Monro riceveva 3 cadaveri l’anno.
Il grande romanziere Robert Louis Stevenson scrisse un racconto Body Snatchers, che descrive bene questa vicenda; ne consiglio vivamente la lettura! Questo racconto noir, scritto nel 1884 anticipa già le atmosfere del celebre romanzo di Stevenson: The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde.
Per concludere questa parte veramente opprimente, vorrei ricordare che Darwin ebbe modo di assistere a due operazioni chirurgiche: la prima un’amputazione e la seconda un intervento su un bambino, in un periodo precedente alla scoperta del cloroformio…quindi urla, dolore e sangue ovunque, due esperienze che lo segnarono per sempre e gli procurarono incubi per molto tempo.

Ma passiamo ad argomenti più lievi parlando del secondo anno trascorso da Darwin a Edimburgo; Charles rimase solo perché Erasmus era ritornato a Cambridge, per proseguire i suoi studi.
Resosi conto che la Medicina non faceva per lui, Darwin fece amicizia con giovani naturalisti come Browne e Coldstream, che lo accolsero come membro nella Plinian Society, che era formata da studenti interessati alla Storia Naturale.
Ma il fatto più importante per Charles fu conoscere il Professor Robert Edmund Grant, Docente di Zoologia degli Invertebrati marini, convinto Lamarckiano in un mondo di Creazionisti.
 
 Charles seguiva Grant nelle sue pionieristiche ricerche sul ciclo vitale degli invertebrati marini sulle spiagge del Firth of Forth, il fiordo di Edimburgo.  Darwin e Grant raccoglievano piccoli animali nelle pozze lasciate dalla bassa marea. Grant divenne un vero maestro per Charles, insegnandogli persino ad usare correttamente un microscopio.
Grant iniziò a portare Darwin come ospite alle riunioni della Wernerian Natural History Society, organizzate dal  professor Robert Jameson.  Lì Charles ebbe l’occasione di ascoltare una conferenza del famoso ornitologo americano John James Audubon relativa agli Uccelli del Nord America.

In quel periodo Darwin fece due scoperte relative agli Invertebrati marini; su questo tema egli tenne la sua prima Conferenza pubblica alla Plinian Society il 27 marzo 1827.
Sempre in relazione a questa scoperta Grant scrisse in un suo libro "The merit of having first ascertained them is due to my zealous young friend Mr. Charles Darwin of Shrewsbury".
 L’impronta lasciata dal pensiero di Grant su Darwin fu notevole, se pensiamo che Lamarck occupava la cattedra di Zoologia degli Invertebrati a Parigi, come Grant a Edimburgo…non può essere un caso che Charles molti anni dopo scrivesse quel testo corposo sui Barnacles !
Darwin inoltre imparò ad impagliare gli uccelli, da John Edmonstone, un ex-schiavo di colore, che viveva come lui in Lothian Street. Darwin spesso sedeva con lui ad ascoltare i suoi racconti sulla foresta pluviale della Guyana, più tardi parlando di lui Charles scrisse "era un uomo molto piacevole e intelligente”.
Ma sentiamo Charles commentare questo periodo: “Ebbi modo di assistere a una riunione della Royal Society of Edimburgh dove vidi Sir Walter Scott che sedeva nella cattedra presidenziale. Provai un senso di timore misto a reverenza per lui; ed è certo per quella visita giovanile e per la mia frequenza alle riunioni della Royal Medical Society, che quando alcuni anni dopo fui nominato membro onorario di queste due Società, mi sentii onorato più che da qualsiasi altra nomina. E pensare che se a quel tempo qualcuno mi avesse predetto un simile onore mi sarebbe sembrato tanto assurdo e improbabile quanto l’elezione a Re d’Inghilterra.”

Concludo parlando della formazione geologica che Darwin acquisì ad Edimburgo. Come ho già detto Darwin seguiva le lezioni del Professor Robert Jameson, relative alla  stratigrafia  geologica.
Jameson era un seguace del Nettunismo, che era una teoria proposta alla fine del XVIII secolo dal geologo tedesco Abraham Gottlob Werner, che sosteneva che tutte le rocce e le montagne avrebbero avuto origine da processi di sedimentazione marina! Darwin lo giudicava insopportabilmente noioso e incapace!
Charles era più propenso a seguire le idee innovative dello scozzese James Hutton, considerato uno dei Padri fondatori della Geologia moderna, che proponeva l’Attualismo e il Plutonismo. Qualche anno dopo Charles avrebbe conosciuto Charles Lyell, che divenne portavoce delle idee di Hutton.
 Ad ogni modo Darwin lasciò Edimburgo nell’aprile del 1827 senza aver sostenuto alcun esame, convinto che la sua strada lo portasse verso la Storia Naturale.
 
 Bibliografia:
Charles Darwin “Autobiografia”
Janet Browne “Charles Darwin –Vojaging”
Robert Louis Stevenson “Body Snatchers” 


 
 
 
 



sabato 24 novembre 2018

HAPPY ORIGIN DAY, CHARLES !






Ho voluto ricordare questo evento, perché ultimamente, quando si parla di Teoria dell'Evoluzione il nome di  Darwin viene sempre associato a quello di Wallace, come se la teoria fosse stata concepita da entrambi e con lo stesso livello di approfondimento. Non è così … e la cosa mi da fastidio!

Per ribadire questo concetto  ho deciso di approfondire gli avvenimenti che precedettero la pubblicazione del libro. Vediamoli allora:

15 marzo 1959: Darwin chiese ad all’amico Joseph Hooker di rileggere e revisionare il manoscritto, per segnalargli eventuali incongruenze

1 Ottobre 1859: Darwin finalmente completava tutte le prove delle sue affermazioni, che aveva voluto aggiungere al testo, nonostante il suo stato di salute fosse pessimo. Il suo editore John Murray, proprietario della Murray Publishing House of London stabilì la data di pubblicazione alla fine di Novembre.

inizi di Ottobre 1859: sentendo il bisogno di allontanarsdi da Londra il più possibile, Darwin si recò presso Ilkley Spa nello Yorkshire per “ride out the storm” che il suo libro avrebbe creato, e per cercare di curare i suoi soliti disturbi. Non è una novità per nessuno che Darwin credesse fermamente nell’efficacia delle cure termali.

2 Novembre 1859: mentre si trovava presso Ilkley Spa Darwin ricevette la prima copia del suo libro, “On the Origin of Species by means of Natural Selection.”

Per il libro erano stati proposti titoli diversi quali:

An Abstract of an Essay on the Origin of Species and Varieties through Natural Selection.

On the Origin of Species and Varieties by means of Natural Selection.

24 Novembre 1859: “Origin of Species” fu posto in vendita nelle librerie al prezzo di 15 scellini. Ne vennero stampate 1.250 copie, la maggior parte delle quali fu venduta in quello stesso giorno, il giorno successivo il libro era esaurito. Fu un successo grandissimo!

9 Dicembre 1859: Darwin ritornava a Down House da Ilkley Spa.

9 Dicembre 1859: John Murray iniziò la stampa della seconda edizione, ne stampò 3.000 copie. Mise in cantiere anche una traduzione in Tedesco.

ed ora uno scoop …


fine Dicembre 1859: Lord Palmerston, allora Primo Ministro, su suggerimento del Principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha , consorte  della  regina Vittoria, propose un cavalierato per Darwin….ma la Chiesa era già in agguato…e tutti sanno come prosegue la storia!

Questa novità del Principe Consorte mi ha colpito e vedrò di approfondirla … so stay tuned

Vi lascio con qualche quote dal libro, rigorosamente in inglese…tradurre Darwin è un sacrilegio!
Anche perché Darwin è stato annoverato di recente tra i migliori scrittori inglesi.


We behold the face of nature bright with gladness, we often see superabundance of food; we do not see or we forget, that the birds which are idly singing round us mostly live on insects or seeds, and are thus constantly destroying life; or we forget how largely these songsters, or their eggs, or their nestlings, are destroyed by birds and beasts of prey; we do not always bear in mind, that, though food may be now superabundant, it is not so at all seasons of each recurring year.

I should premise that I use this term in a large and metaphorical sense including dependence of one being on another, and including (which is more important) not only the life of the individual, but success in leaving progeny. Two canine animals, in a time of death, may be truly said to struggle with each other which shall get food and live. But a plant on the edge of a desert is said to struggle for life against the drought, though more properly it should be said to be dependent on the moisture. A plant which annually produces a thousand seeds, of which only one on an average comes to maturity, may be more truly said to struggle with the plants of the same and other kinds which already clothe the ground. The mistletoe is dependent on the apple and a few other trees, but can only in a far-fetched sense be said to struggle with these trees, for, if too many of these parasites grow on the same tree, it languishes and dies. But several seedling mistletoes, growing close together on the same branch, may more truly be said to struggle with each other. As the mistletoe is disseminated by birds, its existence depends on them; and it may metaphorically be said to struggle with other fruit-bearing plants, in tempting the birds to devour and thus disseminate its seeds. In these several senses, which pass into each other, I use for convenience’ sake the general term of Struggle for Existence.

It is no valid objection that science as yet throws no light on the far higher problem of the essence or origin of life. Who can explain the what is the essence of the attraction of gravity?

Thus, from the war of nature, from famine and death, the most exalted object which we are capable of conceiving, namely, the production of the higher animals, directly follows

ed ora la fine meravigliosa, uno dei brani scientifici più belli in assoluto!

There is grandeur in this view of life, with its several powers, having been originally breathed into a few forms or into one; and that, whiles this planet has gone cycling on according to the fixed law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and most wonderful have been, and are being, evolved.”

venerdì 16 novembre 2018

Il Dahu un paradosso evolutivo


 

In questo periodo si parla tanto di "Animali Fantastici"


ma senza scomodare la bravissima J.K. Rowling, anche noi Italiani abbiamo un vasto Bestiario di Animali Leggendari. Ad ognuno di voi in questo momento immagino verrà alla mente un animale fantastico di cui avete sentito parlare.

Per quanto mi riguarda io conosco da sempre un animale, che è in realtà più una chimera, che vive sulle montagne della Val d'Ossola il Bazalisch. Questo animale leggendario ha il corpo di serpente, la testa di un gallo, gli artigli di un'aquila e le ali di un vero Drago!
Tutti i Bazalisch nascono da un uovo senza tuorlo, deposto da un gallo e covato da un rospo; e sono in grado di paralizzare un essere umano con il loro sguardo.

Ma torniamo al Dahu … lo scorso ottobre, mentre ero all'interno del Forte di Bard in Val d'Aosta, ho avuto modo di visitare il Museo delle Alpi, che raccomando a tutti coloro che sono interessati alla Biodiversità e alla Geologia Alpina.

Entrando nel Museo mi sono trovata davanti a questo animale … il Dahu appunto!



Si tratta di un Camoscio/Stambecco/Capra selvatica, che ovviamente non sono stata in grado di classificare … poi ho notato la caratteristica peculiare di questo animale: l'asimmetria dei suoi arti!
Ha le due zampe di un lato del corpo, quelle a monte, molto più corte delle altre due poste a valle!
 Un animale leggendario che dicono sia diffuso sulle Alpi di lingua francofona.

Diciamo che da evoluzionista accanita, come io sono, in questo animale ho visto subito qualcosa che abbassava, ma di molto la sua Fitness!





Ma proseguiamo… il nome scientifico è Dahutus montanus (certo il binomio non gli fu assegnato da Linneo) e comprende 4 sottospecie, che però io direi essere delle vere specie separate, come vi  spiegherò più avanti. Eccole:
  1. Dahutus montanus senesterus o levogiro (a destra nell'immagine)
    che gira sempre in senso orario attorno alla montagna.
  2. Dahutus montanus desterus o destrogiro (a sinistra nell'immagine)
    che gira sempre in senso antiorario attorno alla montagna.
  3. Dahutus montanus crescens o crescente frontalmente
    le due zampe più corte sono le anteriori 
  4. Dahutus montanus decrescens o calante frontalmente
    le due zampe più corte sono le posteriori 
Se siete già basiti vi informo che non finisce qui !
 
Capirete che questa asimmetria marcata degli arti e l'innata curiosità di cui pare siano dotati i Dahu,  non li aiutano  nella Lotta per la Sopravvivenza; infatti basta mettersi alle loro spalle fischiare e l'animale girandosi si troverà con le zampe corte a valle e poi rotolerà miseramente lungo il pendio, mettendo così fine alla sua stramba esistenza.
E se ci pensate un attimo questo vale per tutte e quattro le specie!
 
 
 
 
Ma le cose peggiori accadono durante la stagione degli amori e  per facilitare la comprensione di quanto vi racconterò vi invito a guardare questo video, che io stessa ho potuto vedere nel Museo al castello di Bard.
 
 
La possibilità di accoppiamento tra le sottospecie levogire L e destrogire D sono nulle!
Come esempio consideriamo un maschio D che avvista una femmina L le si avvicina, ma mi capite per accoppiarsi con lei deve girarsi e avvicinarsi da dietro … ma se si gira cade!
E' possibile invece l'accoppiamento  L+ L e  D+ D, sempre che durante l'accoppiamento non si distraggano (accade facilmente) e non rotolino verso valle, poveri!
 
 
Ricordate che vi avevo detto che a mio parere quelle del Dahu non sono 4 sottospecie, bensì 4 specie perché se ci rifacciamo alla definizione biologica di specie  di Dobzhansky e Mayr, la specie è rappresentata da quegli individui che incrociandosi tra loro generano  una prole illimitatamente feconda. I dahu non verificano neanche la prima condizione … cioè non si incrociano! 
 
Credo di aver dimostrato, usando la Biologia evoluzionistica, che i DAHU NON ESISTONO! anche se sono animali simpatici.
 
Spero che questo mio piccolo gioco evoluzionistico vi abbia divertito, vi lascio con un'immagine di Darwin che mi sembra eloquente …
 
 
 

         


















sabato 7 aprile 2018

Il Serial Killer Del Bosco Di Lynwood

         La seconda avventura del Detective Fox Holmes  

    e del Dottor Badger Watson

 
È un pomeriggio di avanzata primavera e nel loro appartamento, entro la maestosa quercia, che domina il centro della radura, tra il bosco di Lynwood e la cittadina di Bowne, il Detective Fox Holmes e il Dottor Budger Watson si stanno riposando, immersi nelle loro letture, dopo essere tornati dal Sussex, ove hanno risolto un caso a fosche tinte. Holmes esordisce dicendo: “Caro Watson devo confessarvi, che dopo tanta agitazione, la tranquillità del nostro appartamento mi mancava. “Il Dottore risponde: “Convengo con voi mio caro amico!”
Solo alcuni attimi dopo si ode vociare al pianterreno e dei passi frettolosi salire le scale. La porta si spalanca ed entra trafelato ed agitatissimo il Commissario Hedgehog Lestrade, capo della Polizia di Bowne, che afferma: “Carissimi, sono felice di rivedervi! Aspettavo con ansia il vostro ritorno; qui accadono cose orribili!”
Fox Holmes si alza per accogliere il nuovo arrivato: “Andiamo vecchio mio, cosa potrà mai essere successo in un lasso di tempo così breve? Sedetevi e lasciate che vi offra un buon liquore!”
 Il Commissario si accomoda ed accetta il bicchiere ricolmo di un liquore dai riflessi di un bel rubino acceso.
“Ed ora” dice Holmes “raccontatemi cosa è accaduto in questo periodo.”
Lestrade si rianima immediatamente: “Fatti inspiegabili ed efferati. Circa otto giorni fa un abitante della zona ci ha segnalato che, passeggiando al limitare del bosco di Lynwood, lungo la linea di cespugli, che circonda questa radura ha trovato un cadavere!” Watson e Holmes all’unisono esclamano: “Chi è la vittima?”
Hedgewood Lestrade risponde: “Si trattava di un topo campagnolo”
Fox Holmes tuona: “Lestrade venite qui a disturbarci per un anonimo topo di campagna, probabilmente ucciso da un suo predatore naturale!”
Il Commissario prosegue: “Mio caro amico, il fatto è che il tapino era infilzato su di una spina lunga un palmo ed aveva il corpo straziato da profonde lacerazioni. Ma non finisce qui, la mattina successiva una Squadra da me inviata, ha scoperto altri due cadaveri appartenenti alla stessa specie, nelle stesse condizioni!”
Fox Holmes, ora attentissimo, chiede: “Ma non avete attivato una sorveglianza del luogo?” Lestrade risponde: “Certamente ma non siamo stati in grado di avvistare l’assassino, anzi che dico, il Serial Killer!”
Interviene anche il buon Dottor Watson: “Non esagerate ora! Quante sono le vittime al momento?”
“Dieci topi campagnoli” risponde il Commissario: “Esposti sullo stesso cespuglio, infilati e straziati, come se fosse un mattatoio!”
Il Grande Detective, elettrizzato dal nuovo caso, così misterioso ed efferato, si attiva: “Watson vestitevi dobbiamo andare!” Si lancia per le scale infilandosi soprabito e cappello, inseguito dal Dottore e da un felicissimo Lestrade.
 
Prima di varcare la soglia lancia quello che è per lui come un grido di battaglia: “Andiamo Watson: The game is afoot
Mentre si avviano Hedgehog Lestrade, chiede a Holmes: “Sentite, caro amico, da sempre voglio farvi una domanda, ma da dove viene questo: The game is afoot ?”  “Quanto siete illetterato amico mio” risponde Fox “E’ parte di un verso del nostro Grande Bardo, di cui ricordiamo il 400esimo Anniversario!”
“Quale Bardo?” dice Lestrade. Holmes, offeso si avvia a grandi passi, allontanandosi da lui.
 
Lo strano Trio attraversa la radura fino a raggiungere, guidati dall’Ispettore Lestrade, la scena del crimine. Lo spettacolo che si presenta ai loro occhi è veramente raccapricciante: dieci topi campagnoli, infilati su lunghe spine, squartati e ad un diverso grado di decomposizione.
Lestrade agitatissimo squittisce: “Avete visto quale orrore, non potete certo accusarmi di aver esagerato!” Anche Fox Holmes e il Dottor Budger Watson fissano sconvolti la scena; poi Holmes reagisce: “Coraggio Dottore iniziate immediatamente l’esame autoptico, mentre io cecherò degli indizi”
I due esperti si mettono al lavoro, Fox Holmes osserva e prende appunti, poi all’improvviso si ferma ed inizia a guardare attentamente il cielo e le siepi vicine, sussurrando: “Il Killer Mascherato!” Il Dottor Watson, che ha terminato il suo lavoro, non capisce cosa stia facendo Holmes, fino a sbottare: “Oggi Holmes siete veramente strano, più del solito intendo!”
Nel frattempo Hedgewood Lestrade, intrattenendosi con i suoi aiutanti dice, sottovoce: “In Paese già corrono voci insistenti su chi sia il colpevole.”
 
La mattina successiva, il Dottor Watson viene svegliato da urla e rumori di oggetti scagliati contro i muri; corre verso il salotto dove trova Fox Holmes, che urla brandendo la Bowne Gazzette: “Eccovi finalmente Watson! Guardate che abominio!”
Il buon Dottore prende il giornale e rimane esterrefatto leggendo un titolo scritto a caratteri cubitali: MISS HARE SOSPETTATA DI ESSERE IL KILLER DI LYNWOOD!
Fox Holmes incalza: “Ma vi rendete conto la deliziosa Miss Hare, la mia Pervinca … ehm si in somma avete capito…Miss Hare accusata di tali efferati omicidi! Io non ci posso credere! Razza di incapaci e incompetenti”
 
 Dopo poco tempo, si sente il suono del campanello e poi la cameriera introduce una giovane lepre molto elegante, che indossa un abito di velluto blu, abbinato ad un cappello dello stesso colore; è Miss Pervinca Hare!  La giovane si toglie immediatamente il cappello, scoppia in lacrime e si lancia tra le braccia del Grande Detective dicendo, con la voce rotta dal pianto: “Oh Mister Holmes, avete appreso cosa mi è successo? E quali infamanti accuse mi vengono rivolte?”
Holmes cerca di calmare la giovane e la convince ad accomodarsi sul sofà. Miss Hare cerca di ricomporsi ed inizia a parlare: “Cari amici, mi chiedo come possano muovermi una tale accusa, se non ho mai fatto del male ai topi campagnoli, seppure essi fossero responsabili del mio Problema delle Viole! Ho persino rinunciato ad introdurre i gatti nel mio Cottage qui a Lynwood, per rispettare il Bioma del Bosco.” *
 
Holmes si rivolge sottovoce a Watson, chiedendo: “Cos’è un Bioma?” e ricevendo dal Dottore la seguente risposta: ”Ricordate il Grande Linneo e il sistema eliocentrico, ecco è meglio che voi non approfondiate, credetemi.”
Fox Holmes rassicura la giovane, dicendole che si occuperà lui personalmente del caso; in seguito Miss Hare si accomiata dai due.
 
 
 
 
Nel pomeriggio i due detective ritornano sul luogo dei delitti, che la polizia ha ripulito allontanando i cadaveri e dando ai poveri topi campagnoli una degna sepoltura. Fox Holmes indica al Dottor Watson la siepe: “Amico mio vede quell’uccello dal becco adunco, che sembra portare una mascherina sugli occhi? Lo conosce?” Watson scuote la testa ”Il Grande Linneo gli aveva assegnato il nome di Lanius collurio e Lanius in Latino significa macellaio! Ha compreso qualcosa?”
Badger Watson scuote la testa affermando: “Non ho mai visto prima quel volatile e poi …sono stupito delle conoscenze che lei ha acquisito su Linneo!” Il Grande Detective, strizza l’occhio e poi si avvia verso casa dicendo: “Caro mio prendo lezioni di Sistematica da Miss Hare, ho deciso di colmare le mie lacune!”
 
Quella stessa sera Holmes passa molte ore sui libri, compiendo ricerche e prendendo appunti. È sicuro di aver risolto il caso, quindi convoca per la mattina seguente Miss Hare e l’Ispettore Lestrade.
 
La mattina del giorno successivo puntualissima arriva Miss Hare e più tardi un affannato Hedgehog Lestrade…Holmes si rivolge sorridente a lui salutandolo: “Benvenuto caro Hedgewood “immediatamente Watson gli sibila nell’orecchio: “Hedgehog! Holmes possibile che tutte le volte in cui lo vedete voi sbagliate nome” …” Eh non so come mai, ma non riesco a ricordarlo!”
 
Poi Fox Holmes inizia la sua spiegazione: “Allora cari amici ho individuato il Killer di Lynwood è 
l’Averla Piccola, un uccello che gode di una pessima fama e lo dimostrano i nomignoli che le sono stati attribuiti; infatti è nota come "l’assassino spietato" o "il piccolo rapace mascherato". 
Qui in Terra di Albione è chiamato Butcher bird ovvero "l’uccello macellaio", in Francia è noto come  Pie-grièche écorcheur, "l’averla scorticatrice".
 In Germania ha addirittura due nomi: Rotrückenwürger, lo "strangolatore dalla schiena rossa" e Neuntöter, che significa “nove volte assassina”, perché si riteneva, un tempo, che questo uccello dovesse uccidere almeno nove vittime, nel nostro caso dieci vero, prima di poter finalmente iniziare a cibarsi.
 
 A questo punto Watson esclama: “Holmes la prego sta urtando la sensibilità di Miss Hare! Non sia così esplicito” la giovane lepre ribatte: “Nessun problema Dottore e lei Holmes prosegua, sto benissimo e sono molto interessata!”
 
“Allora stavo dicendo…questo piccolo uccello è un vero "Serial Killer"; infatti pur non essendo un Rapace, presenta i comportamenti tipici di questi forti e grandi uccelli. Durante le sue battute di caccia, l’averla controlla il territorio dai rami alti di un cespuglio o da un palo di un recinto, per trovare una preda. Una volta individuata la vittima, il malcapitato viene impalato vivo sulle spine di una siepe, e lì dilaniato con il forte becco….  La siepe ahimè diventa il deposito personale del predatore.” Dai presenti si alzano esclamazioni di orrore.
Il grande detective termina dicendo: “Lestrade le suggerisco di agire subito, non vorremmo altre vittime nelle prossime ore!” L’Ispettore si alza: “Vado immediatamente ad arrestare l’Averla!”
 
Holmes allora dice: ”Per festeggiare la soluzione del caso propongo un brindisi!” ed offre ai presenti dei bicchieri contenenti del delizioso succo di lampone.
 
Si rivolge poi alla graziosa lepre: “Miss Pervinca le propongo una passeggiata, oggi è una bellissima giornata di sole! “Accetto volentieri Fox, andiamo” ed escono sottobraccio, dopo aver salutato Badger Watson, che si siede sorridendo ed osservando la coppia che sta uscendo.
Dopo una mezzora Holmes e Miss Hare scorgono l’Ispettore Lestrade correre trafelato verso di loro, seguito da due suoi aiutanti, che dopo averli raggiunti urla: “E’ fuggito Holmes il Killer è fuggito! E non tornerà fino alla prossima primavera, i vicini di casa mi hanno detto che ha iniziato la sua migrazione verso Sud! Sono furibondo!”
 
Miss Hare prende la parola: “Penso Ispettore che non sarebbe stato giusto arrestarlo, uccide solo per sfamarsi, anche se lo fa in modo veramente raccapricciante … Mr. Darwin parlerebbe in questo caso di Lotta per la Sopravvivenza e di Evoluzione degli Istinti.”Lestrade sbotta: ”Non so chi sia questo Mister Darwin, per me quello è, e rimane, un Killer! Vi auguro buona giornata.” E se ne va infuriato.
 
Fox Holmes, dopo aver accarezzato la zampina guantata di Pervinca, dice: “Io invece cara Miss Hare voglio saper come Mr. Darwin ha spiegato l’evoluzione di questo istinto nelle Averle” la giovane coniglia inizia a spiegare, mentre i due riprendono la loro passeggiata.
 Patrizia Martellini

 
 

*Per ulteriori informazioni si rimanda al racconto: “Lo strano caso delle viole scomparse”, della stessa Autrice.